Escursionisti, dopo un temporale, trovano moneta d’argento del IV secolo a.C. e materiale ceramico antico

Lepri o volpi scavano cunicoli, portando all'esterno il materiale rimosso. Basta un'acquazzone sul pendio per portare a valle anche alcune sorprese

Una moneta d’argento greca del 4 ° secolo a.C. è stata trovata nei giorni scorsi da alcuni escursionisti, dopo un temporale, lungo la strada forestale di Papuk, in Croazia. La moneta raffigura Zeus in trono con una civetta e, sull’altro lato, Alessandro Magno.
L’acqua aveva trascinato sul sentiero il pietrisco della pendice, con frammenti di ceramica antica, che hanno visivamente attratto gli escursionisti. Tra di essi riluceva il picco cerchio d’argento. Gli archeologi, chiamati sul posto, hanno ispezionato le pendici del colle, risalendo dal punto del sentiero sul quale si erano depositati i materiali. L’ispezione ha permesso di stabilire che un animale selvatico aveva scavato una tana o un cunicolo, accumulando all’esterno della cavità il materiale rimosso. L’arrivo di un temporale aveva portato il tutto a valle.
Tra i reperti anche fusaiole di terracotta.

Non lontano dal punto del ritrovamento, nel passato, furono trovate tombe dell’aristocrazia guerriera del VII secolo aC., dotate di ricchi corredi, costituiti da armi ed equipaggiamenti.

“La moneta di Alessandro Magno, che è fuori contesto territoriale, testimonia del fatto che le comunità dell’epoca commerciavano e scambiavano oggetti anche con regioni molto lontane”, ha affermato Janja Mavrović Mokos, archeologa e ricercatrice.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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