Gualtiero Marchesi: le parole dentro il piatto

"Stavolta mi sono proprio divertito. Ho ideato una serie di piatti il cui filo conduttore è la scrittura. Parole o segni grafici ad attraversare la campitura, come nelle opere degli artisti della Poesia Visiva".

di Gualtiero Marchesi

[S]tavolta mi sono proprio divertito. Ho ideato una serie di piatti il cui filo conduttore è la scrittura. Parole o segni grafici ad attraversare la campitura, come nelle opere degli artisti della Poesia Visiva.

Il primo piatto è un riso al profumo di mare, cotto cioè in brodo di pesce. Con una salsa al nero di seppia vi ho vergato un grande ecce seguito dai puntini di sospensione. L’ecco latino o, invece, l’inizio di eccellente, ossia una rassicurante strizzatina d’occhi a chi si appresta all’assaggio? Lascio a voi la risposta: ripeto, il divertimento non è estraneo a queste composizioni.

Il secondo piatto è una crème brûlée, con un bel punto interrogativo di salsa al cioccolato. Il mistero, l’enigma. Lo risolverete solo mangiando.


Il terzo piatto è una variante del secondo. Ancora crème brûlée, ma la scritta, fine, è in rosso, e l’inchiostro è salsa di lamponi. Qui il significato è inequivocabile: si tratta della settima ed ultima portata del mio menù degustazione. Il settimo sigillo. Siamo alla fine, dunque. Come al cinema, il pubblico è avvisato.

La “trilogia della scrittura” di Gualtiero Marchesi

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa