[A]ccade spesso che le scoperte più importanti avvengano in modo fortuito. E’ il caso di Vittorio Pirami, ex dirigente della Fininvest oggi in pensione, che dilettandosi in una ricerca sui pittori operanti a Milano nel XVII secolo, ha trovato un documento, tra quelli conservati nell’Archivio Diocesano, che attesterebbe la nascita di Michelangelo Merisi proprio a Milano, nella parrocchia di Santo Stefano, e non nella cittadina bergamasca di Caravaggio.
Secondo il testo individuato e tradotto tramite l’utilizzo di una lampada di Wood, che ha permesso di leggere l’atto nonostante l’avanzato stato di degrado, il battesimo sarebbe avvenuto il 30 settembre 1571 nella chiesa di Santo Stefano in Brolo, il giorno dopo la nascita, confermando così le precedenti supposizioni di Roberto Longhi, il quale fissava la data di nascita, per l’appunto, il 29, festa di San Michele Arcangelo. La tempistica porta ad escludere che l’artista, nato a Caravaggio, sia stato battezzato solo ventiquattr’ore dopo a Milano.
Il vicesindaco del paese bergamasco, Ettore Pirovano, però controbatte, affermando che “nei documenti notarili il pittore ha sempre dichiarato di essere nativo di Caravaggio”, luogo in cui è conservato anche il certificato di matrimonio dei genitori, Lucia degli Oratori, la nobile madre, e Fermo Merisio, il padre, maestro.
Nonostante queste dichiarazioni, risulta difficile non prestare fede agli atti “milanesi”, che recitano: “Adi 30 fu bat (tezzato) Michelangelo f (ilio) de D (omino) Fermo Merixio et d (omina) Lutia de Oratoribus / compare Fran (cesco) Sessa”.
“Caravaggio? E’ nato a Milano”. Ritrovato il certificato di battesimo
Vittorio Pirami, ex dirigente della Fininvest oggi in pensione, che dilettandosi in una ricerca sui pittori operanti a Milano nel XVII secolo, ha trovato un documento, tra quelli conservati nell’Archivio Diocesano, che attesterebbe la nascita di Michelangelo Merisi proprio a Milano