Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento veneziano, Venezia
dal 4 luglio al 19 ottobre 2015
BIGLIETTO SINGOLO
Intero: 10,00 euro Ridotto: 7,50 euro / Ragazzi da 6 a 14 anni; studenti dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; cittadini oltre 65 anni; personale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT); titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI.
Ingresso gratuito: Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate e interpreti turistici che accompagnino gruppi o visitatori individuali; per ogni gruppo di almeno 15 persone, 1 ingresso gratuito (solo con prenotazione); membri ICOM; partner ordinari MUVE; volontari Servizio Civile; possessori MUVE Friend Card, possessori di The Cultivist card (più tre accompagnatori).Offerta Famiglie: biglietto ridotto per tutti i componenti, per famiglie composte da due adulti e almeno un ragazzo (dai 6 ai 14 anni)
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Questa mostra mette in mostra alcuni capolavori della famiglia Pisani Moretta, che nel corso di cinque secoli ha commissionato opere ai più importanti artisti, ha costruito ville strepitose e che ora espone parte del patrimonio, rimasto ancora di proprietà degli eredi, per ricostruire le vicende dei propri avi e che si sono intrecciate inevitabilmente con la storia di Venezia.
Sono molte le storie interessanti, ma alcune mi hanno colpita più di altre.
La più affascinante è quella di Chiara Pisani, la donna più energica della famiglia, che aveva ereditato una ricchezza straordinaria riuscendo ad amministrare in maniera inflessibile denaro, residenze, terreni, attività agricole, artisti alle sue dipendenze e soprattutto i figli.
Un’altra storia straordinaria è legata proprio alla vicenda di uno dei figli di Chiara, Vettor Pisani, che essendosi sposato in segreto con la bella ma non nobile Teresa, ed evidentemente contro il volere della madre, subì le conseguenze di appartenere ad una ricca famiglia veneziana. Il suo matrimonio venne annullato e vide suo figlio dichiarato illegittimo, strappato dalle braccia della madre e spedito a Roma.
Quel bambino si chiamava Pietro e una volta maggiorenne tornò a Venezia per rivendicare i suoi diritti sulle ricchezze dei Pisani, vincendo uno dei processi più noti del secondo Settecento veneziano.
Sono molti i capolavori esposti fanno riemergere storie affascinanti, ma ciò che mi ha lasciata veramente senza parole è un servizio da toeletta completo e conservato nel baule originale con gli stemmi Pisani e Grimani, realizzato dagli argentieri di Augsburg e che rappresenta un capolavoro di oreficeria, ma che ha il potere di evocare tempi in cui ciò che per noi è un semplice viaggio qualche secolo fa richiedeva preparativi impegnativi e oggetti adatti al rango di appartenenza.
LINK http://www.theartpostblog.com/venezia/pisani-moretta-a-ca-rezzonico/