I resti di un 20enne romano in un’urna cilindrica emergono durante gli scavi per la Scuola Media

Da gennaio a marzo 2022 gli archeologi Inrap, su indicazione dello Stato (Drac Auvergne Rhône-Alpes) hanno effettuato un intervento archeologico su un’area di 7.290 metri quadrati situata in una località denominata “Derrière le Puits”, sul progetto di realizzare il nuova scuola media a Suze-la-Rousse – un Comune di 1950 abitanti – nel Dipartimento della Drôme, al Sud della Francia.

Sono stati scavati due complessi funerari a poche decine di metri l’uno dall’altro e strutture protostoriche. Le indagini svolte dal gruppo di ricerca hanno evidenziato le sepolture a partire dal margine di un’antica strada rurale larga 4 metri. La piccola area cimiteriale gallo-romana – risalente al I secolo a. C. – era protetta dall’allineamento, lungo il bordo della strada stessa, di pietre sedimentarie – in francese melasse -, collocate presumibilmente a protezione delle sepolture stesse.

“Le due cremazioni principali consistono in un ossario associato a depositi secondari. – dicono gli archeologi dell’Irap – Il primo consiste nei resti di un adolescente di sesso indeterminato vicino ai 19-20 anni e un piccolo balsamario di vetro depositato in un’urna di piombo, a sua volta posta in un’urna di pietra. È associato a un deposito secondario di ceramica (piatto e coppa in sigillata, lucerna a volute e deposito alimentare di carne di maiale). È datato tra il 30 e il 60 dC Il secondo ossario è costituito da un’urna di vetro posta in un involucro di lastre di melassa tagliate. Presenta anche depositi secondari dello stesso tipo del precedente (piatti e coppa con sigillo, balsamarium, lucerna)”.

Gli studiosi dell’Inrap hanno anche elaborato una grafica di notevole interesse che consente di capire meglio come fosse strutturata, anche rispetto alle offerte, la tomba del giovane.

Fossa contenente l’urna in pietra che nasconde l’ossario nell’urna di piombo, nonché i depositi secondari, dissotterrati durante la diagnosi. © Christine Ronco, Inrap
Restituzione dell’urna di piombo posta a sua volta in un’urna di pietra. L’urna è installata in una fossa con altri depositi secondari: coppa, lucerna, piatto, brocca e cibo. © Pierre Rigaud, Inrap
Stoviglie (depositi secondari) depositate nella fossa con l’urna: piatto e coppa sigillata e lucerna. © Christine Bonnet, Inrap
Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz