VENEZIA – Il 2024 si appresta ad inaugurare la prima retrospettiva italiana dedicata a Jean Cocteau, un maestro nell’ecletticità artistica. Al via il 13 aprile alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, questa mostra promette di gettare luce sulla vita e il contributo creativo di uno dei pilastri della scena artistica francese del XX secolo.
Dopo il successo della mostra “Marcel Duchamp e la seduzione della copia”, che ha già entusiasmato oltre 90.000 visitatori fin dalla sua apertura lo scorso 14 ottobre e che continuerà ad accogliere gli appassionati fino al 18 marzo, l’attenzione ora è tutta rivolta all’enfant terrible della scena artistica francese.
Con oltre centocinquanta opere in esposizione, tra cui disegni, lavori grafici, gioielli, arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie e documentari, questa retrospettiva, attraverso la rievocazione dei momenti salienti della tumultuosa carriera di Cocteau, non solo offre uno sguardo approfondito sull’estetica unica e personalissima dell’artista, ma traccia anche i legami intrinseci che lo hanno unito a figure influenti come Peggy Guggenheim.
Non è un caso che l’impronta di Cocteau abbia lasciato un segno indelebile anche sulla storia della Guggenheim. Fu proprio con una mostra di disegni di Cocteau, suggerita da Marcel Duchamp, che Guggenheim iniziò la sua carriera artistica nella galleria londinese Guggenheim Jeune, nel 1938.
E non è tutto: nel prossimo autunno, un tributo significativo sarà offerto a Marina Apollonio con Marina Apollonio. Oltre il cerchio, la prima personale mai realizzata dedicata a una delle figure più influenti del movimento ottico-cinetico internazionale, supportata e collezionata da Peggy Guggenheim durante gli anni ’60.
Per informazioni: Peggy Guggenheim Collection