[P]ur nell’estrema linearità e nella modernità del disegno, le ultime creazioni di design del celebratissimo Arik Levy sembrano ispirate ai solidi che Leonardo da Vinci disegnò per il libro di matematica di Luca Pacioli. E’ questa, dettata da Levy, la linea più trendy nell’ambito delle sculture-luminose, perché tali sono concepite e realizzate. Le lampade, presentate nei giorni scorsi ufficialmente, sono prodotte da Vibia, un’azienda di Barcellona presente in oltre 60 Paesi, specializzata nell’illuminazione di design. Wireflow non solo rinvia alle geometrie rinascimentali ma, secondo un gusto contemporaneo, costituisce una completa rilettura delle lampade a sospensione. La levità dell’opera è costituita dalla struttura in sottili cavi metallici che termina con led da 3 watt. Una nuova linea, alla quale, certamente, pur con mutamenti, si ispireranno presto altri produttori.
Artista, filmaker, designer, Arik Levy è l’incarnazione dell’”uomo riuscito”. Cambia vita all’età di 27 anni quando decide di lasciarsi alle spalle Tel Aviv – quanto il suo studio di grafica e un negozio in cui vende surf – per andare in Svizzera. Dopo essersi spostato a Parigi, fonda con Pippo Lionni, nel 1997 lo studio L design, in cui sviluppa numerosissimi progetti, sia nell’ambito del design industriale che in ambito artistico, con quadri e pezzi unici.