[D]esigner e architetto di fama, Ron Arad, passa dalla progettazione del Bauhaus di Tel Aviv al disegno innovativo di oggetti per l’industria e non trascura quello che è il suo maggior campo, la ricerca nell’ambito del contemporaneo. Ora l’artista chiuderà il 19 la mostra “In reverse”, allestita al Museo Holon, a Tel Aviv. Altri appuntamento lo attendono, con lo steso allestimento in Europa.
La mostra? Attratto dalla forma delle vecchie Fiat 500, le sottopone all’azione di una gigantesca pressa industriale, trasformandole in un foglio di lamiera che consente, come nella visione simultanea dei cubisti e dei futuristi, di osservare l’ oggetto, con un solo colpo d’occhio, in ogni sua parte. Le auto sono così come gigantesche coccinelle appiattite schiacciate in un libro ed esposte nella collezione di un entomologo. Un nuovo bestiario. Il bestiario dell’era automatizzata. Nato a Tel Aviv nel 1951, Ron Arad ha frequentato, tra il 1971 e il 1973 l’Accademia di Belle arti di Gerusalemme, proseguendo il percorso formativo all’Architectural Association di Londra. Ha guidato il dipartimento del design al Royal college di Londra e, nel 208, ha, appunto, progettato il museo del Bauhaus nella capitale israeliana.
NEL VIDEO IL BACKSTAGE DELLA MOSTRA E LO SCHIACCIAMENTO DELLE AUTO SOTTO LA PRESSA
Le Fiat 500 nell'arte e nella scultura – I quadri con auto schiacciate
Le auto sono sottoposte all'azione di una gigantesca pressa che le trasforma in un foglio di acciaio colorato. Appaiono così come gigantesche coccinelle appiattite in un libro e appese al muro, quadretti nella casa di un entomologo. Il nuovo bestiario passa attraverso il ferro della società industriale.