Le stilettate di Zana. Con le nozze del Tintoretto. Le cerimonie oggi, in un tempo sospeso

Cosa succede nei giorni della crisi economica e sociale più seria del dopoguerra. Non ho sentito una voce sulla guerra, qualcosa sulla regina, sempre più lontana, niente di niente sulle elezioni. Solo che al nostro tavolo di nove, tutti, spontaneamente e veramente e sommessamente, diciamo di votare la stessa cosa. Nessun entusiasmo, nessuna controversia. Invece molti viva il Milan e viva l'Inter, dopo aver elogiato, non soltanto di maniera, ovvio, il Napoli

Jacopo Tintoretto (Jacopo Robusti, Venezia 1519-1594). Le nozze di Cana (1561) Olio su tela, 435×545 cm. Chiesa di Santa Maria della Salute, Venezia
​STILETTATE
diTonino Zana
Allo sposalizio e quindi alla laica comunanza di cibi e conversare sul mare tra Capri e la Reggia di Caserta – niente di borbonico, ormai -, una anarchica unione di molte generazioni. Ti accorgi di uno ieri e di un oggi fratelli appena si comincia a cantare in chiesa e sul mare. In chiesa silenzio commosso al coro del Duomo. Lacrime tra Beethoven e Morricone, anche questa una fratellanza giusta e inattesa. Giovani e anziani muovono le labbra all’unisono. Che succede?
Di più, a mezzo dello sposalizio dopo i primi passaggi al tavolo: lei, in rosso, canta molto bene e si precipitano in pista tutti, donne, uomini, sedicenni e ottuagenari e cantano Battisti, Houston, Morandi e il Celenta quasi fossero nati nella stessa culla alla stessa ora. Dunque, non siamo distanti, siamo prossimi e non lo sappiamo.
E poi, la rottura delle antiche divisioni tra ceti sociali, dirigenti e generali trattano le ore verso il tramonto, alla pari, in un timbro nordico e meridionale, sorridono e ridono e d’improvviso diventano seri, perciò si capiscono. Cosa succede nei giorni della crisi economica e sociale più seria del dopoguerra. Non ho sentito una voce sulla guerra, qualcosa sulla regina, sempre più lontana, niente di niente sulle elezioni. Solo che al nostro tavolo di nove, tutti, spontaneamente e veramente e sommessamente, diciamo di votare la stessa cosa. Nessun entusiasmo, nessuna controversia. Invece molti viva il Milan e viva l’Inter, dopo aver elogiato, non soltanto di maniera, ovvio, il Napoli.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz