Terreno scuro. Tracce di fuoco. Fuliggine e pietre, accumulate. E’ un’anomalia, certo. Qualcosa che richiede un approfondimento da parte degli esperti. Ed è per questo che sono giunti gli archeologi.
Nuove rivelazioni sugli antichi metodi di lavorazione del cibo emergono dagli scavi archeologici condotti a Burgbernheim, in Baviera, portando alla luce tracce di panificazione preistorica.
La scoperta: una mola e numerose gargruben
Nel corso del luglio 2024, durante un progetto di ampliamento della panetteria locale BrotHaus, archeologi del Bayerisches Landesamt für Denkmalpflege (BLfD) hanno rinvenuto una mola per cereali e numerose gargruben, o fosse di cottura. La pietra per la molitura dei cereali, un manufatto di pietra di circa 26 x 34 centimetri, presenta una superficie superiore levigata e concava, ideale per la macinazione manuale del grano. Le altre superfici sono grezze, evidenziando un uso pratico piuttosto che estetico.
Accanto a questo strumento, una grande quantità di gargruben è stata documentata. Queste fosse, riempite con pietre segnate da forti tracce di calore, sono state datate attraverso analisi al radiocarbonio alla tarda età del Bronzo e alla prima età del Ferro (circa 800 a.C.). Le fosse erano piene di grossi sassi che accumulavano il calore del fuoco, mantenendolo. A che servivano le gargruben? Per cotture che non fossero da “fornello” e che necessitassero di temperature elevate, ma senza sbalzi provocati dalla fiamma viva. Dentro o sopra queste fosse venivano collocati i pani e, probabilmente, gli antenati dei brasati o degli arrosti. In diversi casi le fosse, finito il fuoco, venivano coperte affinché i sassi roventi garantissero una misurata e lenta cottura.
Un’alimentazione preistorica basata sui cereali
Le analisi archeobotaniche dei reperti hanno rivelato che il 83% dei resti carbonizzati rinvenuti nelle fosse è costituito da cereali come miglio, farro piccolo, farro grande e avena. Anche semi di Physalis sono stati trovati, aggiungendo un dettaglio interessante alla dieta dell’epoca.
Secondo la Dr.ssa Stefanie Berg del BLfD, la concentrazione di queste strutture è eccezionale e offre nuove prospettive sulla produzione alimentare e sull’agricoltura nelle metallurgie preistoriche della Baviera. Le gargruben venivano probabilmente usate per cuocere alimenti con tecniche simili alla cottura a vapore o alla brasatura.
Contesto archeologico e storico
Burgbernheim si trova nella regione della Franconia, un’area con una lunga tradizione di scoperte archeologiche. Durante la tarda età del Bronzo, conosciuta come periodo dei Campi di Urne, e la prima età del Ferro, l’Europa centrale vide uno sviluppo significativo delle pratiche agricole e della tecnologia alimentare. I cereali erano una base fondamentale dell’alimentazione, spesso lavorati con strumenti rudimentali ma efficaci, come il mulino scoperto.
Le fosse di cottura erano comuni in queste società. Utilizzavano pietre riscaldate, che venivano coperte con uno strato di terra per mantenere il calore e cuocere lentamente il cibo. Questo metodo era essenziale non solo per preparare pasti nutrienti ma anche per conservare il cibo, garantendo riserve durante i mesi invernali. La cottura eliminava i batteri e un accorta conservazione consentiva di contare sulle scorte.
La rilevanza culturale delle scoperte
La presenza di strumenti per la lavorazione del cibo e delle fosse di cottura a Burgbernheim suggerisce che l’area fosse abitata da una comunità ben organizzata con conoscenze avanzate di agricoltura e cucina. Questa scoperta si aggiunge alle conoscenze sulla transizione dalle società preistoriche a quelle protostoriche, quando le comunità iniziarono a stabilirsi stabilmente, sviluppando tecniche agricole che permisero la crescita demografica e la formazione di strutture sociali più complesse.
Conclusioni e prospettive future
I reperti, attualmente in fase di trattamento e conservazione presso il BLfD, saranno cruciali per ulteriori studi. Il loro studio potrebbe fornire dettagli inediti sulle tecniche di preparazione alimentare dell’epoca e sull’organizzazione delle comunità agricole preistoriche.
Questa scoperta non è solo un frammento della storia locale, ma un tassello del mosaico più ampio della storia umana. Riflette il legame tra innovazione tecnologica, alimentazione e cultura, un tema che continua a evolversi nel tempo.