Incredibilmente conservato. Con i colori ancora vividi – e bellissimi, perché realizzati con coloranti naturali – come se fosse stato prodotto pochi anni fa. Grande è stata la sorpresa degli studiosi che stanno aprendo un consistente numero di lettere sequestrate ai nemici dalla britannica Royal Navy in un periodo compreso tra il 1652 e il 1815. Le missive non consegnate sono circa 160mila. E rivelano storie personali intense, legami interrotti, speranze. Nonché oggetti preziosi o curiosi che i mittenti inviarono e che non furono recapitati a causa del sequestro che i marinai inglesi effettuarono di ogni materiale contenuto nelle navi nemiche che venivano catturate.
Nessuno evidentemente pensò, in quegli anni, di aprire le lettere, che furono conservate nei magazzini e che ora sono al centro, con altri documenti, del Prize Papers Project, che consiste nella catalogazione e digitalizzazione l’enorme quantità di documenti. Ma focalizziamo sullo straordinario capo di lana, trovato in una lettera-pacchetto. La lettera fu inviata nel 1807 dalla cittadina di Tórshavn, nelle danesi Isole Fær Øer. Il mittente era un falegname, Niels C. Winther. Il destinatario era un certo signor Ladsen di Copenaghen.
Il pacchetto conteneva una lettera di accompagnamento del maglione, scritta in danese. Dall’isola, il mittente scriveva: “Mia moglie ti manda i suoi saluti. Grazie per il budino di riso. Manda questo maglione alla tua fidanzata. Spero che non le dispiaccia”. Nella dichiarazione esterna per il contenuto del pacchetto era scritto “Maglione per dormire”.
Il pacchetto preparato dai Winter – la lana d’alta qualità, delle isole, il colore e la lavorazione ai ferri non avrebbero permesso di far sfigurare l’autrice del maglia e la sua famiglia – fu impostato il 20 agosto 1807 proprio a Tórshavn e caricato sulla nave mercantile reale Anne Marie. Nessuno avrebbe immaginato cosa stesse succedendo. Napoleone premeva sul re della Danimarca perché scendesse in campo al suo fianco. L’accordo sembrava nell’aria. Così gli inglesi svolsero una manovra preventiva durissima per porre fuori gioco i danesi. Quattro giorni prima dell’invio del maglioncino, gli inglesi si avventarono sulle navi danesi e, al contempo, bombardarono Copenaghen.
La nave Anne Marie venne abbordata dai marinai della HMS Defense al largo delle coste norvegesi il 2 settembre. Il capitano Jurgen S Toxsvaerd e il resto dell’equipaggio dell’Anne Marie furono imprigionati e la posta e il carico – 49.000 paia di calze di lana, 100 casse di candele, otto tonnellate di pesce essiccato, 250 barili di sego, 19 barili di olio per treni e 10 barili di piume – furono sequestrati.
Tra le lettere sono stati trovati anche monete, tra le quali 18 monete d’argento, risalenti al regno di Federico III di Danimarca, 1648-1670.
Il professore associato Erling Isholm, dell’Università delle Isole Faroe, e Margretha Nónklett, del Museo Nazionale del Paese, si sono recati agli Archivi nazionali per vedere il pacco aperto per la prima volta, 217 anni dopo la sua spedizione.
La stessa spedizione conteneva un campione di calze di lana da donna al ginocchio e campioni di tessuto. L’esportazione di calze da uomo era una parte fondamentale dell’economia faroese in un periodo in cui “la lana era oro” per queste comunità insulari.