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Misteriosa sepoltura trovata durante scavi per fabbrica. 40enne di 5000 anni fa deposto con doppia e monumentale “forza motrice”


La sepoltura dell’uomo e quella della sua “forza trainante” nel corso dello scavo archeologico @ Landesamt für Denkmalpflege und Archäologie Sachsen-Anhalt, Foto O. Dietrich.

Il Landesmuseum für Vorgeschichte Halle ha presentato alla stampa le nuove scoperte archeologiche avvenute Eulenberg, un piccolo Comune di 54 abitanti, situato vicino a Magdeburgo, nella Renania-Palatinato, in Germania. Qui si stanno svolgendo scavi preventivi in vista della realizzazione di due stabilimenti del colosso statunitense Intel, dove si produrranno semiconduttori per i chip.

E’ stato durante questi accertamenti che gli archeologi hanno portato alla luce una tomba di 5000 anni fa, contenente lo scheletro di un uomo, morto all’età di circa 40 anni e deposto in posizione fetale. Davanti a lui, a pochi metri sono stati sepolti due bovini, appaiati, come se fosse una coppia di straordinarie “forze motrici” che trainassero un carro, condotto da quest’uomo. Siamo nel Neolitico, periodo nel quale, proprio grazie all’agricoltura e all’allevamento si creano, secondo l’antropologia, ricchezza e classi sociali.
Pertanto la proprietà e il sacrificio di due bovini non doveva essere cosa da poco.

E’ evidente che chi potesse disporre di due buoi e di un carro appartenesse a un punto piuttosto elevato della gerarchia sociale.

“La scoperta di una sepoltura umana con bestiame, risalente a 5000 anni fa è notevole. In due pozze, gli animali sono stati collocati uno accanto all’altro. Dietro c’è la tomba dell’uomo. E’ la simulazione di un carro? Gli scavi saranno completati ad aprile, diversi mesi prima dell’inizio della realizzazione effettiva della fabbrica. Le verifiche proseguiranno, quindi. Ma siamo sicuri che le doppie deposizioni di bovini provengano dalla cultura dell’anfora globulare. Esisteva dal 3.450 al 2.600 a.C. circa. Prende il nome dai vasi d’argilla con corpo sferico tipici dell’epoca”.

Quella delle anfore globulari è una cultura che viene localizzata nell’area delimitata dal bacino idrografico dell’Elba ad ovest e da quello della Vistola ad est, estendendosi verso sud fino al corso medio del Dniester e verso est fino al Dnieper.

L’economia di questi uomini – che al 70 per cento discendevano, secondo prove del dna, da popolazioni di agricoltori locali e per il 30 da popolazioni di cacciatori raccoglitori – era basata sull’allevamento di diverse specie animali, con particolare riferimento ai maiali, nella fase più arcaica, diversamente dalla precedente cultura dei vasi ad imbuto, che preferiva i bovini. Gli insediamenti di questi uomini erano sparsi e forse ancora stagionali.

La cultura delle anfore globulari è principalmente nota per le sue sepolture. Le persone venivano sepolte in una fossa o cista. Sulla tomba venivano lasciate una varietà di offerte sacrificali, incluse parti di animali (come la mascella del maiale) o anche interi animali, come i buoi. I doni funerari comprendono le tipiche anfore globulari e le asce da battaglia in pietra. Ci sono anche sepolture di bestiame, spesso in coppia, accompagnati da offerte funerarie. Nelle tombe megalitiche sono state scoperte anche sepolture secondarie, cioè sepolture in cui venivano traslati resti che erano stato sepolti in altri luoghi.

L’archeologa Susanne Friederich e il suo team hanno fatto un’altra scoperta sul futuro sito della Intel: due luoghi di sepoltura risalenti a 6.000 anni fa. Appartengono alla cultura Baalberg. “I due sistemi, che hanno un diametro di circa 50 metri, sono distanti circa 200 metri l’uno dall’altro”, afferma Xandra Dalidowski, responsabile dello scavo in loco. “C’erano camere mortuarie in legno per i defunti sul terreno.” Erano coperti da consistenti mucchi di terra che formavano collinette visibili da lontano.

Gli archeologi hanno notato una “strada” contrassegnata da un terreno più scuro rispetto a quello circostante. E’ stato seguendo questa traccia scura, che sono giunti a trovare la tomba dell’uomo e dei due bovini, realizzata 1000 anni dopo. Quel tracciato era probabilmente un percorso processionale che univa i luoghi di sepoltura. Forse si riteneva che fosse l’unione di antenati reali o mitici.