Il complesso archeologico di Cajamarquilla, 25 chilometri da Lima, in Perù, continua a riservare sorprese: il ritrovamento di una mummia precolombiana in perfetto stato di conservazione ha portato a raddoppiare gli sforzi per continuare a scoprire i misteri contenuti in uno dei più grandi insediamenti della costa di Lime.
La mummia è stata trovata in un una tomba a camera sotterranea – a una profondità equivalente a sette gradini di una scala – in posizione fetale, legata con una possente corda e con le mani collocate davanti alla parte inferiore del volto. Accanto a sè la persona defunta aveva un corredo funebre tra cui ceramiche, strumenti di pietra e zucche contenenti resti vegetali. La sepoltura risalirebbe a circa 800 anni fa. La datazione precisa sarà stabilita attraverso l’esame del radiocarbonio, procedura che è stata avviata.
Cajamarquilla, luogo nel quale è avvenuto il ritrovamento, è una città – oggi centro archeologico – che fu un nodale centro di commerci durante il culmine della cultura di Lima. Fu occupata per tutto il primo millennio dell’era attuale, ma i cambiamenti climatici e i disastri naturali (ad esempio i terremoti ) alla fine portarono al suo abbandono diverse centinaia di anni prima della conquista spagnola.
Situata in una valle che allora era estremamente fertile e lungo le vie di un’importante rotta commerciale tra la regione “altipiano” delle alte Ande e le comunità costiere della costa del Pacifico, Cajamarquilla divenne un sofisticato centro di cultura, religione e commercio. Nel sito è possibile osservare i resti di piramidi templari, ampie strade, piazze cerimoniali, silos sotterranei per il grano, canali e numerosi altri recinti – molti di uso non identificato — tutti realizzati utilizzando metodi “tapiali” (cioè con mattoni di fango e intonaco).
Secondo le caratteristiche della mummia, il defunto apparterrebbe, come cultura, agli uomini dell’interno, delle Ande. Elemento che mostra il ruolo polarizzante di Cajamarquilla, crocevia degli interessi e delle culture della costa e dell’entroterra. La scoperta di nuove testimonianze archeologiche avviene nel quadro del lavoro di ricerca svolto nella zona archeologica da Yomira Huaman Santillan, laureata in Archeologia presso l’Universidad Nacional Mayor de San Marcos (UNMSM) e dal Docente della stessa università, Pieter Van Dalen Luna, con la partecipazione di studenti dell’UNMSM e dalle università San Cristébal de Huamanga e San Antonio de Abad del Cusco.
“Durante il Tardo Periodo Intermedio, Cajamarquilla divenne un centro commerciale multietnico, dove risiedevano persone di diverse nazionalità” dicono gli archeologi che hanno effettuato lo scavo.