Nella città romana d’Inghilterra trovate 50 pinzette per depilazione di 2000 anni fa, profumi, strumenti e creme di bellezza

Tra gli oltre 400 manufatti, la maggior parte dei quali non sono mai stati esposti, altri oggetti legati alle pratiche di pulizia e bellezza romane includono uno strigile (raschietto per la pelle), boccette di profumo, gioielli in giaietto e osso, applicatori per il trucco e amuleti per allontanare il male. Il nuovo museo di Wroxeter ha aperto al pubblico nei giorni scorsi.


Dalle dolorose cerette alle irritanti rasature, possiamo far risalire la moderna ossessione per la depilazione ai romani, ha affermato English Heritage, l’ente di beneficenza che ha presentato, nelle ore scorse, una mostra sull’igiene e la bellezza presso i Romani e una collezione di pinzette utilizzate per rimuovere i peli delle ascelle da uomini e donne romani. Il tutto in un nuovo museo a Wroxeter Roman City, nello Shropshire, una città romana un tempo grande quanto Pompei. Tra gli oltre 400 manufatti, la maggior parte dei quali non sono mai stati esposti, altri oggetti legati alle pratiche di pulizia e bellezza romane includono uno strigile (raschietto per la pelle), boccette di profumo, gioielli in giaietto e osso, applicatori per il trucco e amuleti per allontanare il male. Il nuovo museo di Wroxeter ha aperto al pubblico nei giorni scorsi.

Alcuni degli oggetti notevoli esposti nel nuovo museo, oltre alle pinzette, statuette di divinità, una “pipa” ad acqua romana che avrebbe servito lo stabilimento balneare, detergenti per le unghie, una paletta per le orecchie, bottiglie di vetro per profumo e olio da bagno, set di contenitori di cosmetici in lega di rame utilizzati per l’applicazione di eye liner e ombretti, oltre 1000 perle di gioielleria in giaietto – accuratamente infilate in collane – e amuleti a forma di falli e occhi per proteggere dal male, oltre ad altri toccanti amuleti relativi alla salute delle donne e fertilità. Questi oggetti scoperti a Wroxeter mostrano la ricca esperienza quotidiana delle persone che vivevano lì, dalle loro attività commerciali alle loro vivaci vite sociali.

Viroconium era una città romana in Inghilterra. Oggi le vestigia prendono il nome del villaggio di Wroxeter, a circa otto chilometri a sud-est di Shrewsbury. Si pensa che fosse il quarto insediamento romano più grande della Britannia, con una popolazione di oltre 15.000 abitanti. Fu fondata nel tardo I secolo d.C., per poi crescere fino a includere un acquedotto, delle terme ed un Foro dedicato all’imperatore Adriano nel 129-130. Fu, in tutto e per tutto, una città romana sorta attorno al forte militare. Questa città entrò in crisi con il progressivo ritiro delle truppe romane. Attorno al 169, forse in seguito ad una rivolta delle tribù del Galles il suo Foro fu incendiato. Ed ancora che attorno al 260 alcuni raid delle tribù dell’antica Irlanda potrebbero aver portato devastazione fino alle sue “porte”. Fu definitivamente abbandonata quando l’intero esercito fu ritirato e lasciata in balia delle invasioni di Angli e Sassoni attorno al 409-411.


Ma torniamo alla vita quotidiana e all’igiene nella romanissima città dell’Inghilterra. Uomini e donne dell’Impero dovevano sottoporsi a bagni, abluzioni, toilette e depilature, come avveniva in ogni angolo dell0impero. Era una questione di igiene e, al tempo stesso, uno status symbol.

“La bellezza è dolore, o almeno lo era certamente per i romani, poiché la loro ossessione per la pulizia e l’immagine pubblica dominava gran parte della loro vita quotidiana. – dicono i curatori della mostra inglese – I romani erano dediti ai bagni in comune, frequentavano i bagni quotidianamente e molti avrebbero posseduto il proprio set di pulizia personale, tra cui una paletta per le orecchie, un detergente per unghie e una pinzetta. Abbastanza innocente, ma le pinzette non sono state utilizzate solo per rimuovere i peli del sopracciglio, come potremmo immaginare oggi, ma tutti i peli superflui del corpo. Seguendo la moda di Roma, e per distinguersi dai “barbari”, i britannici romani preferivano un aspetto ben rasato. Ma, spesso eseguita da schiavi, la depilazione era un’attività dolorosa. Lo scrittore e uomo politico romano Seneca scrisse una lettera all’amico lamentandosi del rumore dei bagni pubblici, notando “il magro depilatore di ascelle le cui grida sono acute, in modo da attirare l’attenzione della gente, e non si ferma mai, se non quando fa il suo lavoro e facendo urlare qualcun altro per lui”.

Cameron Moffett, English Heritage Curator presso Wroxeter Roman City, ha dichiarato: “Solo a Wroxeter abbiamo scoperto oltre 50 paia di pinzette, una delle più grandi collezioni di questo oggetto in Gran Bretagna, indicando che era un accessorio popolare”.

Uno degli esempi meglio conservati di città romana in Gran Bretagna, Wroxeter Roman City (o Viriconium Cornoviorum) era, come dicevamo, una fiorente città dell’Impero Romano. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce gli edifici monumentali che ne costituiscono il cuore; il foro, il mercato, la basilica-bagno (sala grande) – che fungeva da centro comunitario, luogo di educazione, ufficio e centro commerciale il tutto in uno, lo stabilimento balneare stesso – dove facevano il bagno e socializzavano, e infine le case di città – c’era un numero elevato di ricchi residenti a Wroxeter che vivevano in tutta la città in oltre cento grandi domus.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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