Il filo che conduce da Piero della Francesca a Modigliani e oltre. Divertissement attorno al cardine della rappresentazione

Dall'assoluto valore delle formule pierfrancescane si diparte un filo - che vibra e si attorciglia, come il filo di fumo del tabacco - che percorre tutta l'arte occidentale. Il tentativo di rappresentare la realtà non dimenticando mai il lato nascosto, nell'unione tra il volto e la schiena, nel superamento della bidimensionalità della pittura attraverso la pittura stessa
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All’asta 43 gioielli d’artista della collezione di Marina Ripa di Meana. Eccoli, tutti, nell’articolo

Opere che portano con sé lo sfarzo, gli eccessi e la visione vitalisticamente trasgressiva che percorse la società italiana tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta. Quindi specchio di un'epoca che sapeva sognare e trasformare i propri sogni in progetti ed oggetti. Nella ricerca della libertà assoluta. Una cura per lo sguardo appassito dei nostri ultimi anni asfittici, tra recessione, pandemia e un insopportabile dominio del politicamente corretto
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Marc Chagall – Come definire il suo stile

Qual è lo stile di Chagall? Potremmo parlare di fauvismo onirico. Colori potenziati in modo espressionista - come Van Gogh -, deformazioni - qui gioiose - delle figure, primitivismo, joie de vivre matissiana. I suo dipinti non hanno nulla della scientificità del rilevamento surrealista del sogno, nonostante si inseriscano in una dimensione onirica, che egli coglie sia dal proprio passato che, come appare evidente, da un'osservazione delle opere di Gustave Moreau (Parigi, 6 aprile 1826 – Parigi, 18 aprile 1898), pittore simbolista che mostra un mondo sovrannaturale, popolato di creature spirituali, che si collocano tra gli uomini e gli angeli
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A chi si ispirò Escher. L’ossessione delle scale labrintiche delle carceri di Piranesi. Immagini e video

Per questi lavori, che influenzarono il Romanticismo e il Surrealismo, è probabile che Piranesi si sia mosso, con uno spirito che univa i residui della mentalità barocca alla nuova coscienza settecentesca, illuminista, nei confronti dei luoghi di detenzione e di pena. Il disordine grandioso, il labirinto schiacciano l'uomo, seppur in colpa, in un mondo infernale nel quale la stessa architettura labirintica diventa una pena. Alcuni studiosi di architettura hanno evidenziato che, in diversi punti, le prigioni di Piranesi sono costruttivamente impossibili. Come lo saranno, aggiungiamo noi, i labirinti di Escher, che portano in luce gli errori percettivi compiuti dal nostro cervello
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Il toro eccitato, la vedova astinente e il mastino. Figure nascoste emergono anche da Giuditta e Oloferne del Caravaggio

L'individuazione di nuovi materiali iconici, portati alla luce dal nostro gruppo di ricerca, consente di affermare che Caravaggio concepì la scena come atto finale dell'uccisione di un toro, al termine di un rituale di morte, paragonabile a una tauromachia. Il toro è il possente Oloferne che, a causa del desiderio sessuale imperioso e della violenza che caratterizza i capi degli eserciti invasori, finisce per essere preda della sua stessa preda, Giuditta, che qui è concepita da Caravaggio come un matador, che finisce la bestia con la spada, recidendole la testa.
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Che mangiamo oggi? Facciamo le frittatine di formaggio di Monet, un semplice inno alla primavera. La ricetta

Claude Monet amava - naturalmente - la pittura all'aria aperta, i fiori e la buona tavola. La sua grande casa a Giverny, molto accogliente, disponeva di un'ampia, comoda e luminosa cucina. Rispetto a qualsiasi altro buon gourmet, egli era in grado di creare accostamenti creativi tra sapori e colori. E spesso, durante i trasferimenti per le lunghe cacce alle immagini, strappava qualche erbetta selvatica, per portarla a casa. Volete una bella e semplice ricetta primaverile di Monet? L'idea è ottima. La ricetta è per due persone. Naturalmente le quantità possono essere aumentate proporzionalmente.
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Cammina in un bosco e inciampa in un tesoro. Gioielli antichissimi portati alla luce da animali da tana

Qualche settimana fa conigli selvatici che stavano scavando una tana hanno accumulato all'esterno dei cunicoli materiale di riporto costituito da materiale archeologico di una civiltà umana primitiva. Ora probabilmente altri animali selvatici, impegnati in scavi analoghi, hanno permesso ad un appassionato camminatore di inciampare letteralmente in un tesoro dell'età del Bronzo: cinquanta gioielli e reliquie appartenenti al ricco corredo di una donna di potere vissuta 500 anni prima dell'Avvento di Cristo
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Il Rolex di 2000 anni fa. 5 centimetri di altezza. D’avorio. Focus sull’orologio portatile solare pisano

Il materiale con cui è stato realizzato, l'avorio di elefante, lo rende il secondo quadrante di questo tipo finora noto in letteratura, insieme a un altro esemplare di età tolemaica proveniente da Tanis, nel Delta egiziano, ricavato da un dente di ippopotamo. Finora sono 19 gli orologi in miniatura ritrovati e risalenti all'età greco-romana e quello di Pisa è l'unico in avorio di elefante
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Assenzio e arte – L’ ”ora verde” di Parigi e il bastone concavo di Toulouse-Lautrec

Gli artisti erano assidui frequentatori dell’ “ora verde” parigina, una sorta di happy hour ante litteram, che dalle cinque alle sette del pomeriggio trasformava i locali della Ville Lumière in una sorta di vivace agorà della cultura del tempo. La "fata verde" dava un contributo alla socializzazione e alla leggerezza, che tale non restava, dopo qualche ora di bevute
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