Storie d'amore, di spionaggio, di grandi furti, avvolti nel profondo silenzio. Il museo, nel nostro immaginario, è soprattutto un non-luogo, spettrale, un cimitero di viventi imbalsamati, eppur pulsanti; ricco di divieti in cui opere d'arte, pur vitali, sono state punte per l'eternità da una sostanza paralizzante. I musei contengono l'eterno e implicano il fatto di disumanizzare ritualmente lo spettatore, con una serie di divieti. La bellezza può essere vista, ma non toccata perchè le istituzioni rendono impossibile il contatto tra il pubblico e l'opera. Solo i collezionisti possono acquisirne una simile, sul mercato, avendo il diritto di possedere l'eterno. All'interno della maggior parte delle cornici museali ogni respiro viene amplificato e il corpo umiliato. Per questo i musei risultano tra i principali luoghi erotici, nei quali, la carnalità sottratta e la sensualità proibita, si ripristina violentemente dopo la visita
A metà del diciannovesimo secolo, la città di Parigi ebbe una crescita significativa della popolazione, con un raddoppio, in cinquanta anni, che la portò a superare il milione di abitanti. La metropoli stava crescendo sia in superficie che in altezza. Hausmann, che offrì ai proprietari degli immobili, la possibilità di sovralzi degli edifici, indicò, per la sicurezza della struttura, l'uso di coperture più leggere delle tegole di cotto o di ardesia. Il materiale più leggero e impermeabile era, dopo nuovi processi industriali di laminazione, lo zinco. Per accogliere i nuovi arrivati, i tetti furono rialzati e quelle che, in molti casi erano soffitte, diventarono luoghi abitabili, con una riduzione del peso per la realizzazione della struttura. Molti proprietari, per accrescere le superfici, accolsero l'indicazione migliorativa di Hausmann poichè ottenevano, a basso costo,, un piano abitabile in più, mentre la città uniformava il paesaggio, caratterizzandolo fortemente nell'ambito visivo e migliorando le strutture sotto il profilo delle sicurezza e della durevolezza
Uno spazio freddo, che ricorda l'abitare come necessità e non come piacere, può essere gradevolmente trasformato in un piccolo guardino di delizia. Vediamo come è intervenuto, con il criterio del fai-da te, un giovane parigino, su una terrazza, creando un nuovo pavimento con assi di legno, accanto a fioriere. Rendendo intimo lo spazio stesso e cogliendo dei condomini circostanti, la parte più bella: i tetti bruni, sovrastati, alla distanza, dalle silhouette dei monumenti
Blando medicinale ottocentesco, divenuto poi la bevanda ufficiale del XX secolo, la Coca Cola è circondata da un alone mitico. Se ne accorse Andy Warhol che alla celebre bibita americana dedicò quelle che non erano già più nature morte, ma ritratti. Ritratti di cose mitizzate. Ma in effetti, a quanto pare, le funzioni della Coca-Cola sono state estese dal grande pubblico a infiniti utilizzi. Li vediamo? Divertenti
L'arte diventa una rilettura programmaticamente infantile e gioiosa - non priva di implicazioni sinistre, come avviene nella letteratura per infanzia - nel mondo contemporaneo. In fondo, più o meno esplicitamente, certe trovate, a partire dai giochi del dadaismo, d'inizio Novecento hanno assegnato all'arte stessa la funzione di smontare i luoghi comuni e farci riaprire gli occhi dell'infanzia, sui quali meno pesano le convenzioni sociali e le sovrastrutture politiche ed economiche. Rivedere cosi trasformata in un automa l'Olympia di di Manet è davvero divertente. Poichè ci aiuta a rileggere - nella differenza - i diversi elementi iconici che caratterizzano il celeberrimo ritratto di prostituta, che creò l'indignazione del pubblico borghese. Paul Spooner, autore di questa e infinite altre lavorazioni, è un ottimo artista che si esprime con la realizzazione manuale di automi, che fanno pensare e che divertono
Il viaggio per Albrecht Dürer fu una condizione fondamentale della sua esistenza. S'era formata in lui l'idea che non bastava lavorare sulle stampe che circolavano in Europa per essere un buon pittore. Così affronto due importanti viaggi a Venezia e innumerevoli spostamenti nella sua terra di origine. Sempre con fogli e acquerelli per riprese dal vero
Autore: Michele Liparesi Titolo opera: GERENUK,F-lux Anno: 2015 Tecnica e materiali: rete metallica e torcia a LED Misura: 100x150x300 cm Nota esplicativa: Testa di animale appesa alla parete come a smaterializzare la fisicità del trofeo a favore di un disegno in movimento. L’animazione, attivata…
Importante per gli studiosi ma pure per il mondo intero chiamato a cercar notizie del quadro scomparso. E' una sorta di foto segnaletica, diffusa, attraverso la mostra. E' certo impossibile che la Pietà scomparsa, un quadro di così ampie dimensioni, firmato, sia passato inosservato, nelle case, nelle chiese, negli istituti, nei magazzini. Così si ritiene che l'opera possa essere stata smontata e arrotolata. Poi dimenticata
L’umile materiale si è prestato a lungo ad una produzione di altissimo profilo, che oggi è poco nota. Anche i più grandi artisti, da Donatello a Bernini, da Michelangelo a Beccafumi, ne riconobbero la praticità e le potenzialità espressive, utilizzandolo per le proprie opere. Il ruolo delle botteghe