[L]avora su un erotismo dolce e disperato, sulla permanenza dell’amore fisico e spirituale al di là della morte, secondo un concetto di ascendenza romantica, l’opera Paolo e Francesca, realizzata nel 1835 dal pittore olandese Ary Scheffer, che trasse spesso ispirazione da Dante, Goethe, Byron e Shakespeare, individuando nella tragedia la più alta espressione dell’arte.
Il candore dei corpi abbracciati, l’impossibilità di distinguere – se nell’oscurità non apparissero Dante e Virgilio a fornire una traccia della fabula – il dolore dal piacere, il lenzuolo del talamo dal mortale sudario, trasferiscono al dipinto un significato intenso, compreso tra i poli estremi di amore e morte, di disperazione e sfinimento erotico.
Paolo e Francesca: Eros e Thanatos, al di là della morte il sentimento permane all’inferno
Il candore dei corpi abbracciati, l’impossibilità di distinguere - se nell’oscurità non apparissero Dante e Virgilio a fornire una traccia della fabula - il dolore dal piacere, il lenzuolo del talamo dal mortale sudario, trasferiscono al dipinto un significato intenso, compreso tra i poli estremi di amore e morte, di disperazione e sfinimento erotico. Lavora su un erotismo dolce e disperato, sulla permanenza dell’amore fisico e spirituale al di là della morte, secondo un concetto di ascendenza romantica, l’opera Paolo e Francesca, realizzata nel 1835 da Ary Scheffer...