Pol Bury, l'arte del ferro e dell'acciaio specchiante dell'artista surrealista. I motori nascosti. Il video

I quadri realizzati dall'artista alla fine degli anni Trenta e nella prima parte degli anni Quaranta furono esposti al Salone Internazionale del Surrealismo di Bruxelles. Bury cominciò a includere metalli o motori elettrici in molte delle sue sculture, a partire dal 1957. I motori nascosti attivano il movimento  delle opere, che girano, si inclinano o si alzano

Pol Bury è nato a La Louvière, in Belgio, nel 1922. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti si è unito a un gruppo di poeti surrealisti, tra i quali Achille Chavée. Nelle prime opere artistiche di Bury è evidente l’influenza di René Magritte e Yves Tanguy. I quadri realizzati dall’artista alla fine degli anni Trenta e nella prima parte degli anni Quaranta furono esposti al Salone Internazionale del Surrealismo di Bruxelles. Bury cominciò a includere metalli o motori elettrici in molte delle sue sculture, a partire dal 1957. I motori nascosti attivano il movimento  delle opere, che girano, si inclinano o si alzano. Intorno al 1964, l’artista ha iniziato a creare le fotografie che rappresentano le strutture – alterate dal movimento – di monumenti noti, ma con la struttura architettonica fondamentalmente alterata. Alla fine degli anni Sessanta, Bury iniziato a lavorare con acciaio inox, ottone lucido e rame. Nel 1969 ha creato la sua prima fontana pubblica nel Museo d’Arte della University of Iowa. In questo ambito ha lavorato molto, utilizzando cilindri e sfere in movimento, che riflettono il paesaggio e la caduta dell’acqua. Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni ’60, Bury espose il suo lavoro accanto a quello di altri artisti del Gruppo Zero in Vision in motion-motion in Hessenhuis, Anversa (1959). E’ morto il 27 settembre 2005 a Parigi.

 

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Redazione
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