Chissà com’era finito in quel punto. Spesso i bambini o i ragazzini sono protagonisti di ritrovamenti di oggetti archeologici – riemersi in superficie – grazie alla curiosità e all’attenzione che pongono durante le ricerche di materiali per i loro giochi. E così lo sguardo selettivo di questa ragazzina ha permesso di ricavare un bel messaggio che giunge dal passato remoto.
Il mondo dell’archeologia si arricchisce di una piccola ma emozionante scoperta proprio grazie a una giovane esploratrice di appena 12 anni. Durante un’escursione nei pressi dell’antico sito di Tel Qana, situato a Hod Hasharon in Israele, Daphna Filshteiner ha portato alla luce un prezioso amuleto egiziano risalente a circa 3.500 anni fa. Questa scoperta offre nuove prospettive sull’influenza culturale e politica dell’antico Egitto nella regione levantina.
Un incontro fortuito con la storia
Mentre cercava innocui aghi di porcospino e ciottoli lisci, Daphna si è imbattuta in una pietra decorata che, a prima vista, sembrava comune. “L’ho mostrata a mia madre, ma lei pensava fosse una semplice pietra o una perla”, racconta Daphna. La curiosità della giovane, però, ha avuto la meglio: approfondendo la ricerca online, ha trovato immagini di oggetti simili e ha compreso che la pietra era qualcosa di straordinario.
Convinta dell’importanza del suo ritrovamento, la famiglia ha contattato Mor Wiesel, archeologo dell’Israel Antiquities Authority (IAA), che ha conferito a Daphna un certificato di eccellenza per la sua buona cittadinanza. Lo scarabeo è stato trasferito negli archivi di stato ospitati presso il Campus Nazionale Jay e Jeanie Schottenstein per l’archeologia di Israele, dove è ora esposto al pubblico.
Un simbolo di vita e protezione
Il Dr. Yitzhak Paz, esperto di Età del Bronzo presso l’IAA, ha esaminato lo scarabeo, confermandone l’origine egiziana e datandolo al periodo del Nuovo Regno d’Egitto (1550-1070 a.C.).
Un ricco simbolismo
Questo amuleto presenta decorazioni che rivelano significati profondi:
- Scorpioni in testa-coda: rappresentano la dea Serket, protettrice delle madri e delle nascite.
- Simbolo “nefer”: in egiziano significa “buono” o “scelto”, esprimendo un auspicio positivo.
- Un bastone reale: probabilmente associato all’autorità e al potere divino.
Il messaggio è quindi beneaugurante e legato alla prosperità. Lo scarabeo stesso, sacro nell’immaginario egizio, simboleggiava il rinnovamento e la vita eterna. Questo insetto, che crea sfere di sterco in cui deposita le uova, incarnava il ciclo della vita e la capacità del creatore divino di generare nuova esistenza.
Influenza egiziana nel Levante
Gli amuleti a forma di scarabeo erano una presenza comune nel Vicino Oriente durante l’Età del Bronzo, rappresentando un segno tangibile del dominio culturale e politico egiziano. “Lo scarabeo trovato potrebbe essere stato perso da una figura importante in transito nella regione, oppure sepolto intenzionalmente come parte di un rituale”, ha spiegato il Dr. Paz.
Tel Qana, dove è avvenuta la scoperta, è un sito archeologico di grande rilevanza storica. Secondo il Dr. Amit Dagan della Bar-Ilan University e la Dr. Ayelet Dayan dell’IAA, lo scarabeo si inserisce in un contesto di reperti che riflettono la pervasiva influenza egiziana nella regione di Yarkon. Gli scavi condotti presso il tel hanno rivelato una serie di oggetti con motivi decorativi simili, suggerendo una rete di scambi culturali e commerciali tra Egitto e Levante.
Archeologia pubblica e partecipativa
La scoperta di Daphna è un esempio emblematico di come l’archeologia possa coinvolgere la comunità. Eli Escusido, direttore dell’IAA, ha sottolineato l’importanza del contributo dei cittadini, incoraggiando tutti a segnalare eventuali ritrovamenti per garantire la protezione e lo studio del patrimonio.
“Lo scarabeo è ora in mostra a Gerusalemme presso il Campus Nazionale per l’Archeologia di Israele, affinché il pubblico possa ammirarlo. Invitiamo tutti a venirci a trovare”, ha dichiarato Escusido.
Tel Qana: un sito ricco di storia
Tel Qana, situato lungo le antiche rotte commerciali che collegavano l’Egitto al Levante, conserva stratificazioni di epoche che riflettono la complessità della storia della regione. Oltre a oggetti di origine egiziana, gli scavi hanno riportato alla luce testimonianze locali, mostrando come queste terre fossero un crocevia culturale.
La rete commerciale e culturale dell’antico Egitto
Durante il Nuovo Regno, l’Egitto estese la sua influenza fino alla Palestina e alla Siria meridionale, integrandole in un sistema di controllo amministrativo e commerciale. La presenza di scarabei in Israele non solo attesta i legami con il potere egiziano, ma suggerisce l’assimilazione di simboli e credenze religiose da parte delle culture locali.