Ragazzino vede qualcosa luccicare nella terra. Lo recupera e chiama gli archeologi. A che epoca risale l’oggetto? Come fu prodotto? Le risposte di chi ha fatto il sopralluogo

Una gita con i compagni. Il ragazzino si è spostato in un giardino, attratto da alcuni melograni che erano rimasti su una pianta. E qui, ai piedi dell’albero, ha visto qualcosa luccicare.

Nella suggestiva cornice del quartiere di Ein Karem, a Gerusalemme, un bambino di soli dieci anni ha fatto una scoperta straordinaria che aggiunge un elegante tassello alla storia del pellegrinaggio cristiano in Terra Santa. Durante una semplice gita scolastica, Nehorai Nir, studente della scuola sperimentale Argentina di Kiryat Hayovel, ha ritrovato un medaglione a forma di croce. La notizia è stata data nelle scorse ore dall’Autorità israeliana per le antichità.


La scoperta durante una giornata ordinaria

La giornata di Nehorai era iniziata come tante altre. La sua classe stava esplorando la natura di Ein Karem, partecipando a un’attività didattica volta a raccogliere piante commestibili. Il giovane ha raccontato con entusiasmo il momento della scoperta:

“Stavamo raccogliendo piante, e ho visto un melograno rosso bellissimo a terra. Mi sono avvicinato per prenderlo, ma ho trovato un verme al suo interno e l’ho lasciato lì. Tornando indietro, però, ho notato qualcosa che brillava nella polvere. Era un oggetto colorato, e quando l’ho tirato fuori, mi sono subito reso conto che era speciale. Ho chiamato gli insegnanti, che mi hanno detto di contattare l’Autorità per le Antichità israeliane.”


Un capolavoro di micro-mosaico

L’oggetto è stato analizzato dal Dr. Amit Re’em, archeologo del distretto di Gerusalemme presso l’Autorità per le Antichità israeliane. Sebbene non sia considerato un’antichità in senso stretto, per gli israeliani, poiché risale a non più di due secoli fa, il medaglione è unico per la sua straordinaria fattura artigianale.

Realizzato con la tecnica del micro-mosaico, il medaglione presenta minuscoli pezzi di vetro e pietre preziose disposti con precisione millimetrica per formare intricati motivi. Questa tecnica, sviluppata a Roma intorno al 1800, era molto apprezzata per la sua capacità di trasformare materiali semplici in opere d’arte straordinarie.

Secondo il Dr. Re’em, l’oggetto testimonia non solo le capacità artistiche del suo creatore, ma anche la spiritualità e il fervore religioso dei pellegrini che lo portarono con sé.

“Questa croce medaglione è una finestra sulla storia personale di un pellegrino che visitò Ein Karem tra il XIX e il XX secolo. Riflette la centralità della Terra Santa per milioni di persone che affrontavano viaggi lunghi e pericolosi pur di raggiungere i luoghi sacri della loro fede,” ha dichiarato Re’em.


Il significato di Ein Karem nel cristianesimo

Il luogo dove il medaglione è stato ritrovato, Ein Karem, è intriso di significati spirituali. Identificato con la “città di Giuda” menzionata nel Nuovo Testamento, è considerato il luogo di nascita di Giovanni Battista e il sito dove sua madre, Elisabetta, incontrò Maria, madre di Gesù.

La tradizione cristiana racconta che l’incontro avvenne presso un pozzo nel quartiere, associato a questo evento biblico. Ancora oggi, Ein Karem ospita due importanti chiese: la Chiesa della Visitazione e la Chiesa di San Giovanni, che attirano pellegrini da tutto il mondo.

Le tracce del passato di Ein Karem non si fermano qui. Gli archeologi hanno scoperto resti risalenti a duemila anni fa, tra cui una piscina rituale di purificazione, chiamata miqve in ebraico, e diverse tombe. Questi reperti testimoniano l’importanza del sito sia nell’epoca del Secondo Tempio che nei secoli successivi.


Un legame tra passato e presente

L’ipotesi più accreditata è che il medaglione apparteneva a un pellegrino europeo, giunto in Terra Santa per seguire le orme della sua fede. Potrebbe essere stato acquistato a Gerusalemme o portato da Roma come simbolo di devozione. È affascinante immaginare il momento in cui questo oggetto prezioso fu perso, solo per essere ritrovato da un bambino un secolo dopo.

“Il medaglione ci collega non solo alla storia personale di un pellegrino, ma anche alla spiritualità e alla cultura che hanno reso Ein Karem un luogo centrale per il cristianesimo,” ha sottolineato il Dr. Re’em.


Il valore di una scoperta

Eli Escusido, direttore dell’Autorità per le Antichità israeliane, ha elogiato il giovane Nehorai per il suo spirito di osservazione e la prontezza con cui ha segnalato il ritrovamento.

“Vorrei ringraziare personalmente Nehorai per il suo tempestivo resoconto della scoperta. Questo oggetto, seppur piccolo, ci offre un collegamento tangibile con il passato e mette in luce la centralità di Ein Karem come luogo di pellegrinaggio. La scoperta è ancora più significativa poiché avviene nel mese in cui i cristiani celebrano il Natale.”

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa