Dopo essere rimasto “nascosto” per oltre un decennio dietro il più famoso dipinto del Caravaggio “Il seppellimento di S. Lucia”, il dipinto, non meno importante, del grande pittore napoletano Deodato Guinaccia, firmato e datato 1579, raffigurante “Santa Lucia condotta al martirio”, ritorna alla luce sull’altare della Chiesa di Santa Lucia alla Badia. Lo comunica la Soprintendenza Beni Culturali Siracusa
Il pregevole olio su tavola, definito da Vittorio Sgarbi “capolavoro del manierismo italiano”, seppur in buono stato di conservazione, prima degli attuali lavori di restauro mostrava un naturale ingiallimento della vernice, causato dall’ultimo restauro conservativo degli anni ’80, oltre a numerose lacune e perdite di colore, causate dai chiodi posti in corrispondenza delle traverse che interrompevano la superficie pittorica, volutamente non integrate secondo i dettami della scuola di Cesare Brandi.
Per la definizione dei lavori e la scelta dei prodotti da utilizzare sono state avviate indagini preliminari, con strumentazioni particolari, che hanno consentito di ottenere una mappatura degli elementi metallici presenti sulla tavola, e di analizzare un frammento del supporto ligneo, permettendo, così di identificare l’essenza impiegata per la realizzazione della tavola, ossia l’abete rosso.
Dettagli tecnici:
L’intervento propedeutico al restauro ha previsto la pulitura della tavola dai depositi di polveri e la disinfestazione con trattamento antitarlo. Il progetto di restauro ha previsto:
– riempimento delle lacune negli alloggiamenti dei chiodi esposti e in quelli vuoti (colori rosso e verde) con balsite applicata sotto livello;
– stuccature delle lacune, realizzate con apposito impasto realizzato con gesso di Bologna e colla di coniglio, levigate e portate allo stesso livello della pellicola pittorica della tavola;
– verniciatura sulla tavola effettuata a pennello con vernice da ritocco;
– reintegrazione pittorica, per ridurre le interferenze visive delle diffuse lacune presenti sul dipinto, eseguita con tecnica “a rigatino” con colori a vernice speciali per restauro.
L’esecuzione attenta e calibrata di quest’ultima fase dei lavori ha restituito meritatamente l’integrità cromatica alla suggestiva e movimentata scena della Santa condotta al martirio.
Notizie aggiuntive: il restauro del dipinto è stato realizzato con i fondi del Ministero dell’Interno in quanto la Chiesa di S.Lucia alla Badia è di proprietà del FEC (Fondo Edifici Culto).
Ditte esecutrici dei lavori: Giovanna Comes Restauri- S.T.Art-Test – Floridia Allestimenti Museali.
Direttrice dei Lavori e testo: arch. Alessandra Ministeri,
Fotografo: Flavio Fortuna – Soprintendenza Sr