Scavi edilizi. Ci si imbatte in vani sotterranei, sotto l’asfalto. Cosa è stato scoperto? Cosa sono quelle strane strutture? E questo “mobile” a quando risale? A cosa serviva? Curiosità e storia seguendo le ruspe

L’escavatore colpisce l’asfalto. Lo srotola come un vecchio tappeto e affronta il terreno. Ed ecco emergere mattoni e stanze. Siamo in un parcheggio che fu costruito negli anni settanta. Quelli lì sotto sono resti di edifici antichi che furono abbattuti per creare l’area di sosta. Ma alcuni sono intatti.

Alcuni giorni fa, il 28 gennaio scorso, durante i lavori preliminari per la costruzione della nuova Crewe Youth Zone – una struttura per i giovani, che costerà 8,3 milioni di sterline chiamata “The Dome” – la Caddick Construction ha effettuato una scoperta sorprendente sotto l’Oak Street Car Park: stanze dell’isolato che facevano parte del complesso di una chiesa abbattuta.

La storia della cappella metodista

La sezione scavata del parcheggio si affacciava sulla Bowling Green Street, un’area che si collegava a Oak Street. Documenti storici indicano che nel 1847 fu inaugurata la Cappella Metodista Indipendente, inizialmente come luogo di culto battista con una capienza massima di 300 persone. Nel 1871, il sito passò ai Metodisti Indipendenti e rimase attivo fino al 1910.

Una foto di gruppo dopo una celebrazione, davanti alla chiesa che fu poi abbattuta

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’edificio venne utilizzato come rifugio antiaereo. La cappella, insieme alle abitazioni circostanti, venne demolita negli anni ’70 per fare spazio all’attuale parcheggio. Tuttavia, le fondamenta e molti oggetti del passato sono rimasti sepolti fino all’odierna scoperta archeologica.

Il ritrovamento della cucina economica vittoriana

Il vero gioiello di questa scoperta è la cucina economica vittoriana, un elemento centrale della vita domestica del XIX secolo. Questa stufa multifunzionale era progettata per essere più efficiente rispetto ai focolari tradizionali, permettendo di cucinare più piatti contemporaneamente e di riscaldare l’ambiente circostante.

Le cucine economiche vennero introdotte durante la Rivoluzione Industriale, quando le innovazioni tecnologiche permisero la produzione di stufe in ghisa a costi relativamente contenuti. Il loro design compatto e funzionale rappresentò una rivoluzione per le famiglie vittoriane, migliorando notevolmente la gestione domestica.

La cucina ritrovata a Crewe presenta caratteristiche tipiche di questi apparecchi: piastre per la cottura, un forno integrato e una camera per il carbone. Il livello di conservazione è notevole, considerando che l’oggetto è rimasto sepolto per decenni sotto il parcheggio.

L’invenzione della cucina economica

L’invenzione della cucina economica è attribuita a diversi progettisti tra cui il britannico Benjamin Thompson, noto come Conte Rumford, che già alla fine del Settecento progettò sistemi per cucine più efficienti, introducendo concetti di isolamento termico e regolazione del calore. Thompson intuì che un sistema chiuso avrebbe ridotto il consumo di legna e migliorato le prestazioni culinarie.

Il vero salto si ebbe nell’era vittoriana, quando la rivoluzione industriale rese più accessibili materiali come il ferro e la ghisa. Nel 1830 iniziarono a diffondersi cucine economiche in ghisa dotate di forni integrati e sportelli regolabili per il controllo del calore. Queste cucine permettevano di cucinare più pietanze contemporaneamente, risparmiando combustibile. Il loro nome, “economica”, derivava proprio da questa capacità di ottimizzare le risorse.

Le cucine economiche divennero un simbolo del progresso domestico, tanto che nelle case borghesi vittoriane rappresentavano un elemento di prestigio oltre che di praticità. Il loro successo si estese rapidamente in Europa e negli Stati Uniti. In Italia giunsero verso la metà dell’Ottocento, soprattutto nelle case urbane della borghesia industriale.

Con il tempo, la cucina economica evolse: vennero aggiunti bruciatori a gas e successivamente resistenze elettriche. Tuttavia, il suo modello originario rimase popolare nelle campagne fino alla metà del Novecento.

Oggi le cucine economiche in ghisa, spesso restaurate, vivono una seconda vita come oggetti d’arredo vintage, simbolo di un’epoca in cui la tecnologia iniziava a rivoluzionare la vita domestica.

Altri ritrovamenti archeologici

Oltre alla cucina economica, sono stati rinvenuti un camino vittoriano, resti di stanze che probabilmente costituivano un salotto, e un magazzino di bottiglie su cui era impresso “Crewe”. La maggior parte delle bottiglie si trova in ottime condizioni, fornendo indizi preziosi sulle attività commerciali e sui consumi dell’epoca.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

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