Si è conclusa nei giorni scorsi la quarta campagna di scavo dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma a Vetulonia, nell’ambito dei resti di un misterioso edificio Durante le tre settimane di campagna è stata portata avanti l’indagine di un sito etrusco nei pressi di Vetulonia (Castiglione della Pescaia), nella Toscana meridionale. Il lavoro sul campo è stato condotto da Dr. Camilla Colombi (DAI Roma) e dalla dott.ssa Valerj Del Segato.
La campagna si è concentrata sull’indagine di un ambiente del complesso infrastrutturale scoperto nel sito di Badia Vecchia.
“La sua funzione è attualmente ancora oggetto di indagini – dicono gli archeologi dell’Istituto archeologico germanico di Roma – L’ambiente appena scoperto mostra due fasi di utilizzo ed è caratterizzato dalla presenza di diversi strati di crollo di tegole e materiale edilizio. I reperti e le strutture murarie sembrano indicare che un edificio di epoca tardo-arcaica e classica (VI-V secolo a.C.) si trovasse al di sotto il complesso edilizio ellenistico (IV-II secolo a.C.). I resti murari dell’edificio più antico sono stati rinvenuti immediatamente al di sotto delle fondazioni ellenistiche e mostrano un orientamento diverso. Dagli strati di crollo ellenistici è emersa una statuetta bronzea di un uomo che tiene nella mano destra una coppa per offerte. Le statuette di offerente sono molto comuni nell’area etrusca, non solo nei santuari ma anche nelle abitazioni. Il complesso potrebbe tuttavia avere avuto anche una funzione legata alla produzione e al commercio di prodotti”.
“Nell’antichità, il sito di Badia Vecchia si trovava sulla riva di una laguna che costituiva un importante snodo per i rapporti commerciali dell’insediamento etrusco di Vetulonia. – proseguono gli archeologi – L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di ricostruire l’estensione della laguna, oggi insabbiata, e di indagare le relazioni di Vetulonia con la laguna sulla base degli impianti infrastrutturali presenti sulle sue sponde. A Badia Vecchia, l’Istituto Archeologico Germanico di Roma ha individuato attraverso prospezioni geomagnetiche un’estesa terrazza, lunga 600 m, su cui sorgono diversi edifici. Nelle prime tre campagne sono stati indagati un tratto della terrazza e un ambiente a nord di essa”.
Al progetto hanno partecipato studentesse delle Università di Padova, Siena e Firenze con il supporto dell’Associazione Culturale Archeologica Isidoro Falchi di Vetulonia. Gli scavi si svolgono nell’ambito di una concessione del Ministero della Cultura e in collaborazione con il Comune di Castiglione della Pescaia (GR) e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, con la partecipazione del MuVet – Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”