Scavi prima di realizzare una strada. Si indaga sull’anello d’oro per acconciature e su un pettine in una tomba di 3mila anni fa

Considerati soprattutto uno strumento di seduzione, i capelli femminili sono stati oggetto, nel tempo e nello spazio, ai più disparati trattamenti. Gli indizi portano a una donna di una classe sociale non popolare

Sono in corso approfondimenti, da parte degli studiosi, per stabilire se la tomba trovata nell’estate 2023 durante gli scavi preventivi per la realizzazione di un asse stradale fosse maschile o femminile. Nel corso dell’intervento condotto in Galles, sono stati rinvenuti un anello dorato per capelli e il pettine di legno più antico mai scoperto nel Regno Unito. I due oggetti erano all’interno di una fossa funeraria. La fossa conteneva i resti cremati di una persona vissuta 3.000 anni fa. E’ evidente che ciò che è sopravvissuto indica una particolare cura per l’acconciatura, intesa anche come esibizione di uno status symbol. La cura dei capelli era fondamentale anche per le nostre antenate. Considerati soprattutto uno strumento di seduzione, i capelli femminili sono stati oggetto, nel tempo e nello spazio, ai più disparati trattamenti.

Il responsabile del progetto degli scavi, Dave Gilbert, ha sottolineato che, nonostante l’anello d’oro per capelli risulti essere l’oggetto più curioso associato alla cremazione, il manufatto di maggiore importanza è il pettine di legno, un ritrovamento senza precedenti in Galles e forse nel Regno Unito.

Il pettine di 3000 anni fa trovato nella sepoltura @ Red River Archaeology Group

Il pettine, caratterizzato da otto denti stretti, solitamente soggetti a rapida decomposizione nel terreno, è stato preservato grazie a un processo di carbonizzazione degli strati superficiali, che ha impedito la sua completa disintegrazione. Questo ritrovamento supera in antichità il precedente pettine di legno romano datato tra il 140 e il 180 d.C., finora considerato il più antico in Gran Bretagna.

L’anello d’oro per capelli, a torque, trovato nella sepoltura in Galles @ Red River Archaeology Group

L’anello d’oro, che misura 1,1 centimetri di diametro e adornato con un motivo a spina di pesce e chevron, potrebbe essere stato utilizzato per abbellire le acconciature, riflettendo un possibile alto status sociale del defunto. La sua scoperta offre nuove informazioni sullo sviluppo degli anelli per capelli come forma di gioielleria antica in Gran Bretagna e Irlanda, secondo Adam Gwilt, il principale curatore per la preistoria presso l’Amgueddfa Cymru Museum Wales.

E’ da sottolineare il fatto che spesso non ci rendiamo conto del ruolo “comunicativo” che assumono le acconciature, anche nel contemporaneo, fino a definire veri e propri linguaggi. La donna non solo commisura la scelta dell’acconciatura al proprio volto – con il fine di valorizzarlo – ma veicola altri messaggi legati alla propria personalità, tra i quali anche elementi collegati allo status symbol. Probabilmente anello d’oro per capelli – piccolo, ma particolarmente lavorato – e il pettine erano testimonianza di una donna appartenente a una classe sociale di un certo rilievo. L’uomo si muove invece attraverso gamme comunicative meno complesse, eppur perduranti e presenti.

La storia delle acconciature e dei parrucchieri è anche storia delle distinzioni sociali. Nell’ambito delle civiltà Assira e Babilonese, ad esempio, le persone delle classi più elevate adottavano acconciature costituite da anelli sovrapposti, a differenza del popolo comune che generalmente optava per la rasatura completa del cranio. Inoltre, anche nella società degli antichi Egizi, lo stile dei capelli rifletteva la differenziazione di ceto, evidenziando uno status sociale superiore attraverso l’uso di elaborate parrucche e barbe posticce.

Nel contesto dell’antica Roma, a partire dal XVII secolo, si diffuse in Asia la caratteristica treccia, particolare nell’acconciatura maschile e comune nelle donne con un numero di trecce pari. Fin dal periodo dell’antica Grecia, l’acconciatura era considerata di grande importanza e cura. Intorno al 300 a.C. comparvero a Roma i primi barbieri provenienti dalla Sicilia, e le donne iniziarono a adottare l’usanza di annodare i capelli in trecce. Nel I secolo d.C., diventò comune l’uso di parrucche, pratica successivamente abolita dal Cristianesimo, che predicava la semplicità nei costumi, emettendo nel VII secolo una bolla papale contro i lussi delle acconciature.

Dopo le crociate, l’influenza dei paesi orientali portò la moda di decorare i capelli con pietre preziose e oro. Dal XIV secolo, si diffusero i primi fermagli e altri accessori, come il balzo, una struttura in cartone utilizzata per sollevare l’acconciatura fino a 70 centimetri.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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