“L’anno in cui si celebra il cinquecentenario dell’arrivo di Ariosto a Castelnuovo di Garfagnana porta con sè una sorpresa: ieri, durante i lavori di restauro della Rocca Ariostesca, è stata scoperta una stanza segreta. Questa mattina si terrà il sopralluogo della Soprintendenza che stabilità l’iter operativo” dice il sindaco Andrea Tagliasacchi.
Monumento simbolo di Castelnuovo di Garfagnana, la rocca ariosteca domina la centrale Piazza Umberto I e deve il suo nome al poeta Ludovico Ariosto che vi soggiornò, dal 1522 al 1525, in qualità di governatore della provincia estense di Garfagnana.
Un piccolo presidio esisteva in loco già nel X secolo, ma si può dire che la struttura originaria della Rocca risalga al XII secolo; modificata lungo tutto il Duecento, fu notevolmente ampliata nel primo Trecento da Castruccio Castracani, che determinò un allargamento dell’intera cinta muraria del borgo; fu poi Paolo Guinigi ad ordinare la costruzione dell’imponente torre posta al centro della Rocca, ornata dall’orologio civico, la terrazza che guarda sulla piazza fu eretta nel 1675, in concomitanza con l’apertura dell’arco monumentale di accesso al centro cittadino.
Fortificazione militare prima. Sede di pubblici uffici, poi, la Rocca è da sempre stata il cuore pulsante di Castelnuovo, e oggi, con un grande progetto di restauro e valorizzazione in corso di realizzazione, diverrà un Polo museale di Ludovico Ariosto e la Garfagnana del ‘500.