Un cercatore di antichità con il metal detctor ha scoperto una moneta d’argento in un campo agricolo di Micklefield, un piccolo villaggio e parrocchia civile situato nella città di Leeds, nello Yorkshire occidentale, in Inghilterra. L’area ha una lunga storia di estrazione del carbone, risalente al XIII secolo.
L’oggetto identificato e denunciato in queste ore all’autorità britannica è un denario d’argento di Carausio, un imperatore romano che ha regnato dal 286 al 293 d.C. Questa moneta, datata approssimativamente al 287-288 d.C. durante il Periodo di Reece 14, presenta l’iscrizione “MONETA AVGVSTI” sul suo rovescio. La raffigurazione mostra Moneta, la personificazione della valuta e della ricchezza, in piedi verso sinistra mentre tiene una bilancia e una cornucopia. Il marchio di zecca per questa moneta è indicato come “// (RSR)” ed è referenziata nel volume V.5 del Roman Imperial Coinage (RIC) come 105var.
È importante notare che la leggenda del rovescio tipicamente trovata sui denari di Moneta di Carausio è “MONETA AVG”. Tuttavia, questo esemplare è significativo in quanto è il primo esempio noto ad utilizzare la forma completa “AVGVSTI”. Nonostante l’apparenza regolare della moneta, ci sono possibili evidenze di placcatura, anche se è più probabile che si tratti del distacco di una spessa patina.
Questa moneta è stata documentata utilizzando un’immagine fornita dal ritrovatore. Il suo status di ritrovamento di rilievo ha portato alla sua inclusione nel ‘Coin Register’ del British Numismatic Journal. Dopo essere stata registrata, la moneta è stata restituita al ritrovatore.
In termini di cronologia, la moneta rientra nel periodo generale dell’era romana, datata specificamente dal 287 d.C. al 288 d.C. La moneta ha un diametro di 19 mm e pesa 3,94 grammi.
Marco Aurelio Mauseo Carausio, conosciuto anche come Marcus Aurelius Maus(aeus?) Carausius, fu un militare e politico romano di origine belgica, nato nella Gallia Belgica. La sua carriera è segnata dall’usurpazione del potere nel 286, quando si proclamò imperatore della Britannia e della Gallia settentrionale, mantenendo il controllo per sette anni prima di essere assassinato dal suo tesoriere, Allecto, che gli succedette.
Carausio, di umili origini e appartenente alla popolazione dei Menapi, si distinse nella campagna militare dell’imperatore Massimiano contro i Bagaudi nel 286. Successivamente, divenne comandante della flotta britannica che pattugliava la Manica, con il compito di eliminare i pirati franchi e sassoni che devastavano le coste dell’Armorica e della Gallia Belgica. Tuttavia, sospettato da Massimiano di collaborare con i pirati, Carausio scoprì l’ordine della sua eliminazione e nel tardo 286 o agli inizi del 287 si autoproclamò imperatore.
Nel 288 o 289, Massimiano tentò un’invasione della Britannia, ma fallì, forse a causa dell’invasione dei Franchi Sali e del loro re Gennobaude, che impegnarono Massimiano lungo il fronte renano. Questo permise a Massimiano e Diocleziano di ottenere il titolo di Germanicus maximus. Carausio sperava di essere riconosciuto dall’impero e iniziò a coniare monete a Londra, Rouen e forse a Colchester. Queste monete lo definivano Restitutor Britanniae (Restauratore della Britannia) e Genius Britanniae (Spirito della Britannia), riflettendo il risentimento della popolazione verso il governo romano.
Questo equilibrio durò fino al 293, quando Costanzo Cloro, nuovo Cesare d’Occidente, marciò in Gallia, isolando Carausio tramite l’assedio del porto di Bononia e l’invasione della Batavia. Costanzo decise di non invadere la Britannia finché non avesse costruito una flotta adeguata. Tuttavia, nello stesso anno, Carausio fu assassinato dal suo tesoriere Allecto, che prese il potere. Tre anni dopo, Allecto fu sconfitto e ucciso da Giulio Asclepiodoto, un uomo di Costanzo Cloro.
La semi-leggendaria “Historia Regum Britanniae” di Goffredo di Monmouth, scritta nel 1136, narra una versione romanzata della storia di Carausio. In questa versione, Carausio è un britanno di umili origini che, grazie al suo coraggio, convince il Senato romano a dargli il comando della flotta per difendere la Britannia dai barbari. Una volta ottenuto il comando, circumnaviga l’isola, recluta un esercito e sconfigge il re britannico Bassanio, proclamandosi re. Roma invia tre legioni guidate da Allecto contro Carausio, che viene sconfitto e ucciso. Dopo la vittoria, Allecto si autoproclama re.