Scoprono tesoretto di 2000 anni legato alla regina Boudicca. I romani violentarono le sue figlie. Vendetta e rivolta. 70mila romani uccisi. La storia

John Opie,  Boadicea o Boudicca invita i Britanni alla rivolta. A destra: una moneta del tesoretto risalente al suo regno.

ROMA ANTICA – Dall’impero romano. Un cercatore di metalli ha fatto una scoperta straordinaria nei pressi di Rainham, Norfolk: un tesoro di 23 monete d’argento risalenti all’età del ferro, probabilmente nascoste durante la famosa rivolta di Boudicca contro i Romani. Le monete, appartenenti al tardo periodo della tribù degli Iceni, offrono un raro sguardo su un’epoca di grandi turbolenze.

Le monete includono rappresentazioni del cosiddetto “dio del Norfolk”, raffigurato come un uomo con capelli selvaggi, un’immagine che sembra fondere elementi celtici e romani. Secondo Adrian Marsden, esperto di monete del Norfolk Historic Environment Service, “le condizioni di paura e disagio durante la rivolta di Boudicca erano ideali per nascondere un tesoro”.

La regina degli Iceni, Boudicca, è nota per aver guidato una rivolta tra il 60 e il 61 d.C., scatenata dall’umiliazione e dagli abusi subiti dalle sue figlie per mano dei Romani. Si ritiene che i tesori degli Iceni, come quello scoperto, siano legati a quei tumultuosi eventi storici.

Marsden ha descritto il ritrovamento come “un tesoro piuttosto standard di unità d’argento degli Iceni, suddivise in tre tipologie, la maggior parte appartenente alle serie più recenti”. Ogni moneta avrebbe avuto un valore di circa quattro denari romani, equivalenti a due settimane di paga per un legionario romano.

La divinità rappresentata su alcune delle monete, il “dio di Norfolk”, non ha un nome noto, ma Marsden ipotizza che possa essere stato assimilato dai Romani, simile al modo in cui il dio celtico Sulis fu integrato con Minerva a Bath. Questa assimilazione era comune nella cultura romano-britannica, e si pensa che il “dio di Norfolk” possa essere stato paragonato al dio delle campagne Fauno, noto anche come Pan nella mitologia greca.

Il tesoro è stato segnalato al Portable Antiquities Scheme ed è attualmente soggetto all’inchiesta del medico legale, con l’obiettivo di determinare il futuro della scoperta. Un museo locale ha espresso interesse ad acquisire il tesoro per esporlo al pubblico, offrendo così un’opportunità unica di collegare il presente con un passato lontano e tumultuoso.

Questa scoperta non solo aggiunge un pezzo significativo al puzzle della storia britannica, ma mette in luce l’influenza duratura della cultura celtica anche dopo la conquista romana.

Boudicca: La Regina Guerriera della Britannia

Boudicca, anche conosciuta come Boadicea o Budicca, è una figura storica che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’antica Britannia. Nata intorno al 33 d.C., era una regina della tribù degli Iceni, una popolazione celtica che abitava l’odierna Inghilterra orientale. È ricordata soprattutto per aver guidato una delle più grandi rivolte contro l’Impero Romano, che minacciava la libertà e l’indipendenza delle tribù locali.

Il Nome e le Sue Varianti

Il nome di Boudicca è stato tramandato in diverse forme, a causa delle varie trascrizioni e interpretazioni dei manoscritti medievali. La versione più popolare nel XIX e XX secolo era Boadicea, probabilmente un errore di trascrizione di un manoscritto di Tacito. Tuttavia, il nome originale, come suggerito dal linguista Kenneth Jackson, basato sul brittonico antico, sarebbe stato “Boudica,” derivato dalla radice celtica *boudā, che significa “vittoria”. Questa etimologia riflette l’essenza stessa di Boudicca: una leader vittoriosa e indomabile.

Moglie di Prasutago, Re degli Iceni

Boudicca era parte di una famiglia nobile e, come era usanza nelle tribù celtiche, trascorse gran parte della sua giovinezza presso un’altra famiglia, apprendendo le tradizioni, la storia, la religione e l’arte militare delle tribù celtiche. Intorno al 43 d.C., gli Iceni, alleati di Roma, si ribellarono contro l’ordine di disarmo imposto dal legato romano Publio Ostorio Scapula. Dopo la sconfitta, Prasutago, un re filo-romano, salì al potere, mantenendo una fragile indipendenza per la tribù.

Boudicca sposò Prasutago e divenne regina degli Iceni. La coppia ebbe due figlie, e sotto la guida di Prasutago, il regno degli Iceni godette di un periodo di relativa pace. Tuttavia, questa tranquillità fu di breve durata. Al momento della morte di Prasutago, il suo testamento lasciava metà del regno a Roma e l’altra metà alla sua famiglia, una mossa che doveva garantire la continuità dell’indipendenza degli Iceni. Ma Roma, non riconoscendo l’eredità per linea femminile, ignorò il testamento, annettendo completamente il territorio. Boudicca fu pubblicamente umiliata e frustata, e le sue figlie furono brutalmente stuprate, eventi che infiammarono l’ira della regina e l’intera tribù.

La Rivolta di Boudicca

Nel 60 o 61 d.C., mentre il proconsole Gaio Svetonio Paolino era impegnato in una campagna militare contro i druidi nell’isola di Anglesey, Boudicca colse l’opportunità per ribellarsi. Alla guida degli Iceni e dei Trinovanti, un’altra potente tribù celtica, scatenò una rivolta senza precedenti contro l’occupazione romana. Il primo bersaglio fu la colonia di Camulodunum (l’odierna Colchester), un centro di potere romano e simbolo di oppressione per i Britannici. La città fu rasa al suolo, i suoi abitanti massacrati e i soldati romani asserragliati nel tempio dedicato a Claudio furono sterminati dopo due giorni di assedio.

Non soddisfatta, Boudicca si mosse verso Londinium (l’odierna Londra) e Verulamium (oggi St Albans), infliggendo una distruzione totale. Si stima che tra le 70.000 e le 80.000 persone, tra coloni romani e Britannici collaborazionisti, furono uccise durante la rivolta. I resoconti storici, come quelli di Eutropio, sottolineano come la rivolta di Boudicca mise in serio pericolo la presenza romana in Britannia, portando quasi alla perdita completa dell’isola.

La Fine della Ribellione e la Morte di Boudicca

Nonostante i successi iniziali, la ribellione di Boudicca non durò a lungo. Mentre gli Iceni saccheggiavano Verulamium, Svetonio Paolino radunò le legioni XIV Gemina e XX Valeria Victrix per affrontare i ribelli lungo la Watling Street. In una battaglia decisiva, nonostante la superiorità numerica degli Iceni, le legioni romane, meglio equipaggiate e disciplinate, inflissero una sconfitta devastante ai ribelli. Boudicca, secondo Tacito, scelse di avvelenarsi per evitare la cattura, mentre Cassio Dione suggerisce che morì di malattia poco dopo la battaglia. La rivolta fu così soffocata e la Britannia rimase saldamente sotto il controllo romano.

L’Eredità di Boudicca

Boudicca è una delle figure storiche più celebrate del Regno Unito. Simbolo di resistenza contro l’oppressione, la sua storia è stata tramandata e immortalata in numerose opere d’arte, letteratura, musica e cinema. La sua figura incarna lo spirito di indipendenza e fierezza che ha continuato a ispirare generazioni. La sua rivolta, anche se fallita, rappresenta una delle più grandi sfide all’imperialismo romano e resta un esempio di coraggio e determinazione contro le avversità.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa