Scoperta di altri resti del Tempio del Sole nella regione di Al-Matariyya
La missione archeologica tedesca-egiziana, in un’operazione congiunta tra il Consiglio Supremo di Archeologia egiziano e il Museo dell’Università di Lipsia, è riuscita a scoprire altri resti del Tempio del Sole, completando gli scavi nella stagione corrente nell’area circostante il Museo all’aperto attorno alla città di Eliopoli, nella regione egiziana di Al-Matariyya.
L’annuncio viene dal dottor Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo per l’Archeologia, che ha spiegato che la missione proseguirà nelle prossime stagioni per studiare e documentare quanto scoperto.
Sebbene non ci siano tracce di edifici in pietra sul lato nord del museo all’aperto, la missione è riuscita a scoprire tracce di pavimenti in “pietra di quarzo” e edifici in mattoni non cotti risalenti alla seconda metà del primo millennio a.C.
Il dottor Ayman Ashmawi, capo del settore archeologico egiziano del Consiglio Supremo di Archeologia e responsabile egiziano della missione, ha dichiarato che gli interventi, durante l’attuale stagione di scavi, hanno permesso di portare alla luce una serie di elementi di quarzite dell’era di re Hor Moheb – 1300 circa d.C. – e di Basmatik II (595- 589 d.C. -. Oltre ai pavimenti realizzati in “pietra di cristallo” e un pavimento composto da lastre calcaree, state trovate parti di una statua reale, la cui identità non è ancora stata stabilita.
Il dott. Dietrich Rao, direttore dell’Istituto di Archeologia tedesco e capo della missione dal lato tedesco, ha dichiarato che gli scavi sono riusciti anche a recuperare diverse parti delle statue di Abu Hull, di Ramses II, in pietra di quarzo, un pezzo dell’era di re Ramses IX e un’enorme iscrizione su una pietra di granito rosa che sarà prossimamente studiata.