Gli archeologi hanno fatto una scoperta di notevole interesse lungo la A417 nelle Cotswolds, portando alla luce una sorta di “stazione di servizio” romana lungo un importante sviluppo stradale antico.
Tra i reperti più significativi spiccano una rara statuetta di Cupido con clava di Ercole – secondo un’iconografia diffusa pure nella penisola italica, che ricorda la forza dell’amore e forse anche la gelosia – , un pulisci-unghie, ceramiche, monete e gioielli, che sono stati esposti, in un evento pubblico di una giornata presso la Gloucester Guildhall. Fine dell’evento, mostrare quanto anche lavori notevoli – come la costruzione di strade – possano, se affrontati con scavi archeologici preventivi, divenire occasione di scoperta.
Secondo Alex Thompson, project manager dell’Oxford Cotswold Archaeology, l’insediamento romano individuato lungo Ermin Street, la strada che collegava l’antica Cirencester a Gloucester, potrebbe essere servito come punto di riferimento per i viaggiatori dell’epoca. “Pensiamo che il nostro insediamento fosse utilizzato per aiutare le persone che viaggiavano lungo la strada e probabilmente aveva qualcosa a che fare con i cavalli”, ha dichiarato Thompson alla Bbc, suggerendo che potrebbe essere stata una tappa cruciale per la cura e il cambio dei cavalli.
Uno degli oggetti più sorprendenti rinvenuti durante lo scavo è una piccola statuetta di Cupido, realizzata in bronzo, che rappresenta il dio dell’amore in uno stile che ricorda Ercole. “Rappresenta il potere dell’amore anche sugli eroi più forti. Probabilmente era un pegno d’amore”, ha sottolineato Thompson, aggiungendo che questa statuetta è un esempio eccezionale, considerando che solo circa 33 statuette di Cupido sono note in tutta la Britannia romana.
Inoltre, gli archeologi hanno recuperato un pulisci-unghie romano, che sottolinea l’attenzione dei Romani per l’igiene personale. Questo ritrovamento, insieme ad altri oggetti come spille e gioielli, fornisce preziose informazioni sulle abitudini quotidiane e sulle occupazioni dei residenti dell’insediamento.
Thompson ha sottolineato l’importanza di queste scoperte per comprendere appieno il passato. “Un archeologo può trovare qualcosa del genere solo una volta nella sua carriera”, ha dichiarato. “Ma è l’intera storia che ci interessa davvero: è il modo in cui le metti insieme per creare una narrazione”.
Attualmente, il team di archeologi spera di trasferire i reperti al museo Corinium di Cirencester, consentendo al pubblico di apprezzare e studiare questi tesori del passato. Questa scoperta non solo arricchisce la nostra comprensione dell’antica Britannia romana, ma anche mette in evidenza l’importanza della conservazione e della ricerca archeologica nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale del Regno Unito.
Nell’antica Roma, viaggiare era una necessità tanto quanto un’esperienza rischiosa. Con un vasto impero da governare e comunicare, i Romani svilupparono un sofisticato sistema di strade e stazioni di servizio per facilitare gli spostamenti dei viaggiatori, dai dignitari agli ufficiali, dai commercianti ai semplici cittadini.
Al cuore di questo sistema c’era la mansio, una sorta di stazione di posta gestita dal governo centrale e situata lungo le strade principali dell’impero romano. Qui, gli ospiti potevano fermarsi per riposare, mangiare e rinfrescarsi mentre viaggiavano per ragioni di stato o di piacere. Documenti simili a passaporti venivano utilizzati per identificare gli ospiti, garantendo un certo grado di sicurezza e controllo.
Tuttavia, le mansiones non erano l’unica forma di ospitalità lungo le strade romane. Per soddisfare le esigenze dei viaggiatori comuni, nacquero le cauponae, una rete privata di aree di servizio spesso situate nelle vicinanze delle mansiones. Sebbene offrissero servizi simili, le cauponae avevano una reputazione inferiore, spesso considerate luoghi equivoci e malfamati frequentati da individui poco raccomandabili, come malfattori e prostitute.
Per i patrizi e coloro che cercavano una sistemazione più esclusiva, c’erano le tabernae. Questi ostelli, non da confondere con le moderne taverne, offrivano un servizio più raffinato e una gamma più ampia di comfort. Alcune tabernae, come la rinomata Taberna Caediciae a Sinuessa lungo la via Appia, erano famose per la loro ospitalità e per i loro magazzini ben forniti di vino, formaggio e prosciutti.
Infine, per i viaggiatori con veicoli e animali, c’erano le mutationes, stazioni di cambio posizionate a intervalli regolari lungo le strade. Qui, si potevano acquistare servizi per la manutenzione dei veicoli e la cura degli animali, garantendo che i viaggi potessero proseguire in modo sicuro ed efficiente.
Diversi centri moderni si sono sviluppati attorno ai forti romani o alle stazioni di servizio di quell’epoca.