Steve McCurry a Conegliano Veneto. Scaricate dall’articolo la brochure della mostra

Lo sguardo, nei nostri volti, non cambia. Tutto muta ma lo sguardo ha una propria immortale identità. McCurry sa cogliere l'eternità che sta nei volti

[E’ ] amatissimo, in Italia, Steve McCurry (Filadelfia, 23 aprile 1950) fotografo statunitense, uno dei grandi della Magnum Photos, pluri-premiato e – verrebbe da scrivere – pluri-decorato, considerato il suo lavoro che si è svolto anche in quadranti esplosivi del mondo. Ora Palazzo Sarcinelli, a Conegliano Veneto, organizza, con le sue fotografie, un mostra, intitolata Icons. (dal 6 ottobre 2021 a febbraio 2022) In mostra anche il ritratto più famoso di McCurry, Ragazza afgana, scattato in un campo profughi vicino a Peshawar, in Pakistan. L’immagine è stata definita come “la fotografia più riconosciuta” nella storia della rivista National Geographic. E’ la foto di copertina del numero di giugno 1985.

Come i nostri lettori ricorderanno, l’identità della ragazza afgana è stata per lungo tempo sconosciuta, fino al momento in cui McCurry ed un team del National Geographic ritrovarono la donna, Sharbat Gula, nel 2002. “La sua pelle è segnata, ora ci sono le rughe, ma lei è esattamente così straordinaria come lo era tanti anni fa” commentò il fotografo. Lo sguardo, nei nostri volti, non cambia. Tutto muta ma lo sguardo ha una propria immortale identità. McCurry sa cogliere l’eternità che sta nei volti.

Per scaricare gratuitamente la brochure clicca qui o nell’immagine qui sotto

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz