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Stilettate di Zana. Con Dosso Dossi. Ciao, maschio. Piccole torture di genere nel quotidiano



L’Allegoria di Ercole è un dipinto a olio su tela (143×144 cm) di Dosso Dossi, databile al 1535 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
STILETTATE
di Tonino Zana
Ho onorato una vicesindaco così: Complimenti per la sua bellezza. Lei si è rivolta al sindaco, lo ha preso in disparte e gli ha riferito di avvertirmi di stare alla lontana. Siamo arrivati a questo punto. E se una donna mi dovesse dire qualcosa intorno al mio “fascino indiscusso”, cosa dovrei rispondere, a quale reato potrei appellarmi, al 416 bis?
Si allarga il divario tra maschio e femmina, gli unici due generi in natura, dalla nascita di Cristo fino alla fine del mondo e noi, pochi o tanti, siamo ridotti ad metalla per la mancanza di un coraggio perfino costituzionale, capace di gridare che si può dire negro senza offendere, si afferma il rispetto per l’omosessualità, la parità assoluta senza essere costretti ad applaudire o a candidarsi all’assunzione ideologica o fisica della diversità.
Che significa questo contropiede assurdo della cosiddetta diversità? Uno è diverso ed è rispettato, punto e basta, se vuole formi una lista elettorale, non ritenga di sentirsi offeso se gli altri, i non diversi, lo considerano diverso. L’uguaglianza di diritti e di doveri comprende la reciprocità. Lo affermo con cognizione di causa: oggi, il maschio, in Occidente, nell’Occidente europeo base Nato” è discriminato, è minoranza ed è tempo di alzare la testa per puntare con serietà, severità e identità rispettabile a una parità reale. Questo è stare dalla parte dell’umanità quotidiana, questo è rispettare, autenticamente, diversi, donne e maschietti.
Donne, vi giuro. i nostri connazionali di genere maschile che strusciano sul femminismo, non sono sinceri, si prostrano per ricevere e non per donare. E voi lo sapete.