Il film Via col vento (Gone with the Wind), 1939, diretto da Victor Fleming, fu un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1936 di Margaret Mitchell, il film è ambientato negli Stati Uniti meridionali durante la guerra di secessione e la successiva era della ricostruzione e racconta la storia di Rossella O’Hara (interpretata da Vivien Leigh), volitiva figlia del proprietario di una piantagione della Georgia, della sua ossessione romantica per Ashley Wilkes (Leslie Howard), sposato con sua cugina Melania Hamilton (Olivia de Havilland), del suo matrimonio con Rhett Butler (Clark Gable).
STILETTATE
di Tonino Zara
Domani è un altro giorno. Campano milioni di persone su questa frasetta messa lì, non capisci se per compassione o residuale comprensione al termine di “Via col vento” dopo che, con mille capricci, ha rotto le palle per due ore a Clark Gable. Certo, dico di Rossella O’Hara.
Oggi si usa ancora, “vediamo domani” e si sposta il tempo in avanti, si punta ai dadi di un’altra ora. In fondo è un rinvio superstizioso, un toccarsi la sinistra e un incrocio di gambe. E poi, al di là di tutto, è mettere un poco di gel sul futuro.
Non è brutto, via, questo domani è un altro giorno. Penso agli ucraini e non vuoi una circolazione di una frasetta del genere nelle stanze scure della notte. Lo dico in ucraino, anzi, lo penso in ucraino, “Angelo di Dio…”, vedrete, domani Mariupol perderà un grammo di disperazione.
Lo dico in dialetto: vedrai, domani il sindaco e la giunta si sveglieranno e sarà festa per tutti.
Lo dico in italiano: vedrai, Draghi resisterà e non ascolterà tante fesserie.
Lo dico in europeo: vedrai, domani l’Unione dirà per la prima volta, ciao europeo, sono tua figlia.
Infine lo dedico al mio supremo amico e direttore, alla consorte, ai figli e a quel bimbetto nipotino: domani è un altro giorno e il bonus edilizio funzionerà, la vostra casa risplenderà del bene e della vostra intelligenza.
Porterò del buon vino e ragioneremo su Claudio che ha perso Sara, una donna leggera di 58 anni, briosa e buona.
Domani è un altro giorno.