il tennis nell’arte

Il tennis nell’arte raccontato da Gianni Clerici. Il grande giornalista ne studiò l’evoluzione iconografica

Gianni Clerici raccontava ai lettori di Stile cinque secoli di contiguità fra il “re dei giochi” e le arti figurative. Dal mitologico Giacinto effigiato dall’allievo di Merisi con al fianco un’anacronistica racchetta alla musa sportiva del metafisico Carrà
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Un palazzetto del tennis del Cinquecento trovato dagli archeologi nel parco del palazzo reale

La prima sala è dotata di un'area giochi larga 6 m e lunga quasi 26 m, rivestita di piastrelle in terracotta e delimitata da un ballatoio lungo la facciata orientale. La seconda stanza nasce dall'ampliamento dell'edificio la cui area di gioco misura oggi tra 8 e 9 m di larghezza e 30 m di lunghezza.
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1552, il più grande re tennista della storia già a due anni esibiva la racchetta

La prima rappresentazione pittorica di una racchetta cordata è in questo ritratto del futuro Carlo IX all’età di due anni, risalente al 1552. L’opera sembra anticipare le propensioni del sovrano, che da adulto sarebbe diventato un incallito praticante di paume, l’odierno tennis. Nel 1572, quando gli fu comunicata la notizia dell’inizio della strage di san Bartolomeo, egli era appunto impegnato al Louvre nella sua attività preferita. Le cronache ci dicono che reagì urlando: “Sempre nuovi fastidi!” e scagliando lontano l’inseparabile racchetta
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Caravaggio e altri tennisti. Pittura, tifosi, omicidio, racchette e confessioni dipinte

Gianni Clerici racconta ai lettori di Stile cinque secoli di contiguità fra il “re dei giochi” e le arti figurative. Dal mitologico Giacinto effigiato dall’allievo di Merisi con al fianco un’anacronistica racchetta: dolore, confessione, ricordo?
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Il tennis. Uno sport praticato già nell’antica Roma

L'origine del tennis è da ricercare tra i passatempi che allietavano i latini. Già presso i romani, infatti, era in voga un gioco dalle caratteristiche simili. Nel XIII secolo è chiamato pallacorda, e assai praticato in tutta Europa. Nel corso della partita la palla dev’essere lanciata, dopo essere stata colpita con il palmo della mano, nell’altra metà del campo superando una corda tesa.
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Riccardo Bonfadini – L'arte? La levità di lillipuziani che tanto ci assomigliano

Intervista all'artista premiato al Nocivelli 2014, nella categoria scultura: "Mi piace esprimere un arte leggera, ironica ma soprattutto che sia testimone del mio tempo. Giocare con le parole e le immagini, ottenere nuove ed inaspettate risultanze semplicemente accostando oggetti di uso comune. Mi piace raccontare con semplicità il concetto ed attraverso una costruzione pulita e razionale trasmetterlo a chi lo osserva".
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Tennis, in un quadro a tema biblico si nasconde la prima telecronaca dipinta

In un’opera fiamminga a tema biblico, inopinatamente compare con grande evidenza un campo di gioco dove si sta svolgendo un incontro tennistica...n un’opera fiamminga a tema biblico, inopinatamente compare con grande evidenza un campo di gioco dove si sta svolgendo un incontro tennistico. Si tratta del primo dipinto conosciuto in cui viene mostrata una gara di questo sport. Del quadro, Gianni Clerici, nel volume 500 anni di tennis, ha rintracciato ben nove differenti versioni
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