Tesoro nel pozzo

Trovano il pozzo dei tesori di 3000 anni fa scavando per realizzare un centro Poste. Offerte preziose alle divinità?

Nella cavità sono stati trovati 26 spilloni di bronzo e oltre 70 vasi di argilla di alta qualità, tutti risalenti all'età del bronzo medio (circa 1800-1200 a.C.). Le ceramiche non sono semplici oggetti d'uso quotidiano, ma sono finemente lavorate e decorate. La squadra di scavo ha rinvenuto anche un braccialetto, due spirali metalliche, un dente di animale incastonato, quattro grani d'ambra, un recipiente di corteccia, una paletta di legno, possibili festoni di vegetali intrecciati e numerosi resti botanici, sul fondo.
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Archeologa si cala nel pozzo di un’antica mansio romana. Sul fondo, tra perline, anelli e ceramiche, trova anche una scarpa di 2000 anni fa. Lo scavo. La storia del luogo

Durante lo scavo del pozzo, sono stati estratti anche resti di legno e una varietà di campioni di flora e fauna. La suola della calzatura si è conservata perfettamente - sono visibili tutte le scanalature antiscivolo, disposte elegantemente - grazie all'acqua e al fango che hanno creato un ambiente privo di ossigeno, impedendo i processi putrefattivi
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Mille brocche medievali e rinascimentali, un sigillo del re e tanti utensili antichi recuperati dal fondo del Pozzo delle meraviglie

La cisterna, che ancora oggi raccoglie l’acqua proveniente dalla falda sotterranea, rappresentava la riserva idrica del convento medievale di San Pietro in Vetere e fu utilizzata anche dopo l’abbandono del complesso ecclesiastico, nel corso dei mercati stagionali che, come ricordano le fonti, si svolgevano accanto alla chiesa nel XV e XVI secolo
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Si calano nel fondo del pozzo e scoprono tombe egizie e decine di splendidi sarcofagi. Mummie intatte. Le foto

La Missione Archeologia Egiziana, che ha iniziato a scavare a Sakara nel 2018, ha compiuto qui, tra quest'anno e gli anni precedenti, la scoperta di centinaia di sarcofagi dipinti contenenti mummie in buono stato di conservazione - che ospitano i corpi di statisti e sacerdoti della 26a dinastia -, un enorme deposito di statue in bronzo, cosmetici e un gran numero di mummie animali, tra le quali quelle di rane, gatti neri, di cuccioli di cani e gatti
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Il pozzo delle meraviglie d’Orvieto è “senza fondo”. Trovate ancora brocche medievali e rinascimentali. Raccontano storie del bere

C'è da farne mezzo museo. Mezzo museo dedicato all'evoluzione della ceramica medievale italiana - con particolare riferimento all'Italia centrale - nel passaggio al Rinascimento e al Barocco. I pezzi recuperati dal pozzo di Campo della Fiera di Orvieto sono di assoluta bellezza e testimoniano una "civiltà del bere" che poggiava sulla narrazione e sulla bellezza. Che fosse acqua o vino il liquido agognato giungeva al consumatore racchiuso in una storia policroma, con una suggestione simbolica.
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Scavi di un pozzo. Trovati i resti di una “principessina” del Quattrocento con un ricco corredo

La temporalità del contesto è stata stabilita intorno al XV secolo, poiché lo stile ceramico di un vaso, un piatto e una coppia di ciotole è tardo azteco III (1400-1521 d.C.), il più raffinato in termini di manifattura dal regolare e le linee sottili della sua decorazione, supporti innovativi rispetto a pezzi di epoche precedenti e le sue pareti sottili.
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Gli archeologi scoprono un pozzo nella cava-discarica gallo-romana con decine di chili di stoviglie, monete, statuette

Durante il II secolo la cava fu abbandonata. Le cavità rimaste furono utilizzate dagli abitanti del quartiere per disfarsi di vecchi materiali. L'area venne utilizzata anche per attività artigianali. A tal proposito, gli archeologi francesi hanno trovato un forno per la cottura dell'argilla e le pile di stoviglie scartate per difetto dal vasaio stesso
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Un profondo pozzo e una fattoria del periodo romano trovati ed esplorati dagli archeologi

Nel corso degli scavi sono stati trovati numerosi silos del neolitico e i resti di un edificio rurale romano, che dimostra di aver avuto un'elevata vocazione vitivinicola, nella continuità di sfruttamento di una zona agricola utilizzata sin dalla preistoria
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Perché etruschi e romani deposero 20 statue di bronzo e 5000 monete nella vasca termale di San Casciano dei Bagni

Le risposte degli archeologi durante un convegno-anteprima. La gran parte di questi capolavori dell’antichità si data tra il II e il I secolo a.C. Si tratta di un periodo storico di grandi trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani. In quest’epoca di grandi conflitti tra Roma e le città etrusche, ma anche di lotte all’interno del tessuto sociale di Roma, nel santuario del Bagno Grande nobili famiglie etrusche e romane dedicarono assieme le statue all’acqua sacra
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