Vipera e serpenti nell’arte

Gli animali di Ligabue: tigri, leoni, volpi, buoi, serpi, ragni, daini, aquile, tori e contadini

Ligabue rappresenta sia animali domestici, colti in un’atmosfera agreste, inseriti in paesaggi in cui giustappone le terre piatte della Bassa reggiana, dove visse dal 1919 alla morte nel 1965, e i castelli, le chiese, le guglie e le case con le bandiere al vento sui tetti ripidi della natia Svizzera, sia gli animali della foresta e del bosco - tigri, leoni, leopardi, gorilla, volpi, aquile - di cui conosceva molto bene l’anatomia, spesso colti nel momento in cui stanno per piombare sulla preda, con un’esasperazione di stampo espressionista, sia nella forma sia nel colore, e con un’attenzione quasi spasmodica per la reiterazione di elementi decorativi. La mostra a Genova.
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Antichi manifesti d'autore. Casas, il fiore della prostituta malata di sifilide e la vipera

Tre le sue opere, finalizzate a un messaggio commerciale, si segnala, per la forza dell'immagine e dell'allegoria, che risultava di facile comprensione agli adulti, ma incomprensibile a un pubblico non edotto, quella per una Casa di cura dela sifilide, malattia d'origine sessuale devastante e molto diffusa. Casas ritrae una donna giovane, ma sfatta dalla malattia, le carni pallide, il viso contratto, i capelli stopposi che tende il proprio fiore sessuale, ma che nasconde dietro di sé la vipera della malattia. Nel video, oltre a questa affiche, altre opere pubblicitarie dell'ottimo pittore catalano
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