Tagliato a “fette” l’acquedotto romano della Valtrompia. Ecco, nel breve video, la spettacolare operazione

Il ritrovamento è avvenuto a Codolazza, al confine tra Villa Carcina e Concesio, dove sorgerà l’imbocco per la galleria che porterà dal territorio di Sarezzo a quello di Lumezzane

Il video è in fondo all’articolo
Proseguono i lavori per la bretella autostradale della Valtrompia: nei giorni scorsi hanno spostato un tratto dell’acquedotto romano. La comunicazione viene da Josehf Facchini, Sindaco di Lumezzane.

“Nei giorni scorsi è stata effettuata con successo l’operazione di stacco, sollevamento e spostamento temporaneo del tratto di acquedotto romano interferente con i lavori di realizzazione della galleria artificiale prevista in località Codolazza. – spiega il sindaco bresciano – Ora i blocchi sono collocati in un’area protetta del cantiere e saranno quindi restaurati in attesa di ritornare nella collocazione originaria una volta ultimati i lavori della galleria”.

Quaranta metri di acquedotto romano – quello dell’acqua salsa che scendeva da Lumezzane e alimentava la Valtrompia fino a Brescia – sono riemersi nelle settimane scorse durante gli scavi per la bretella autostradale della Valtrompia stessa. L’opera è perfettamente integra. La qualità costruttiva è eccezionale. Questo tratto di acquedotto, tagliato in blocchi e spostato in un altro punto, poi – a fine lavori- sarà riassemblato in loco.
L’opera era stata coperta con cellophan per evitare possibili danni causati da agenti atmosferici
Il ritrovamento è avvenuto a Codolazza, al confine tra Villa Carcina e Concesio, dove sorgerà l’imbocco per la galleria che porterà dal territorio di Sarezzo a quello di Lumezzane.

Tra le più importanti opere pubbliche realizzate in età augustea nell’ambito del riassetto urbano di Brescia, si colloca l’acquedotto romano che attraversava la Valtrompia e che, con un percorso sotterraneo di 20 km, arrivava in città garantendo l’approvvigionamento idrico. Un’opera sovradimensionata rispetto alle esigenze, per dimostrare l’importanza dello stato e i benefici della pace.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz