Il termine “taglio cesareo” evoca una procedura medica moderna e spesso associata alla nascita sicura di molti bambini, ma la sua etimologia e la sua storia sono radicate profondamente nel passato. La connessione tra il taglio cesareo e Giulio Cesare è un tema che intreccia linguistica e storia in un racconto affascinante.
Origini linguistiche del termine “cesareo”
L’aggettivo “caesareo” è derivato dal verbo latino “caedere”, che significa “tagliare”. Inizialmente, il termine potrebbe non aver avuto alcuna connessione diretta con Giulio Cesare, ma piuttosto indicava semplicemente il fatto del “tagliare” per estrarre il bambino dall’utero della madre. Un’origine linguisticamente comune con il sostantivo “cesoie”, che, come ben sappiamo, sono grosse forbici usate soprattutto nel giardinaggio.
Una leggenda persistente, ma storicamente dubbia, sostiene che il nome del taglio cesareo derivi dal fatto che Giulio Cesare stesso sia nato tramite questa procedura. La maggior parte degli storici ritiene che questa teoria sia improbabile. Infatti, secondo gli scritti di Plinio il Vecchio, i bambini che venivano alla luce tramite il taglio cesareo perdevano la madre. Si pensa quindi che Giulio Cesare sia nato naturalmente, dato che sua madre Aurelia Cotta viveva ancora quando egli era adulto.
Sempre Plinio il Vecchio parla di Manlio il Cartaginese e di Scipione l’Africano che erano soprannominati “Cesari” perché estratti dal ventre tagliato della loro madre..
Quindi è il cognomen “Caesar” – il cognomen è il soprannome della famiglia – potrebbe derivare, sempre secondo il racconto di Plinio il Vecchio, dal fatto che un antenato di Cesare era nato dall’utero tagliato (caeso). Roma aveva adottato, sin da tempi antichissimi, la”Lex Caesarea”. Questa legge, attribuita al tempo di Numa Pompilio (lontano antenato di Giulio Cesare), imponeva che le donne morte durante il parto venissero incise per salvare il bambino.
Breve storia del taglio cesareo
Antichità
Le prime documentazioni del taglio cesareo risalgono all’epoca romana, ma erano operazioni eseguite solo quando la madre era già morta o morente, al fine di tentare di salvare il bambino. Questo era dettato in parte dalla “Lex Caesarea”. La sopravvivenza della madre a tali operazioni era estremamente rara a causa della mancanza di tecniche chirurgiche avanzate e della conoscenza limitata dell’asepsi.
Medioevo
Durante il Medioevo, il taglio cesareo continuava ad essere una procedura di emergenza per salvare il bambino in caso di morte della madre. La medicina di quest’epoca non aveva ancora fatto progressi significativi per migliorare le possibilità di sopravvivenza della madre.
Rinascimento
Il Rinascimento portò con sé una rinnovata curiosità scientifica e medica. Le descrizioni di operazioni cesaree divennero più dettagliate e alcuni chirurghi tentarono di eseguire la procedura su donne vive, sebbene con esiti spesso letali. I libri di chirurgia dell’epoca raccontano la storia di Jacob Nufer, un contadino svizzero, esperto castratore di maiali, che nel 1500 avrebbe eseguito un taglio cesareo sulla moglie. E’ una delle prime storie di successo conosciute e sebbene la sua veridicità sia dibattuta resta plausibile poiché l’uomo aveva certamente appreso, durante la sua esperienza nelle stalle, tecniche di taglio e di sutura, nonché probabilmente rudimentali ma efficaci interventi di pulizia degli strumenti e la capacità di suturare il taglio con il filo. Si dice che la donna, dopo aver partorito questo bambino, ne abbia avuti altri.
Era moderna
Il XIX secolo vide i primi veri progressi nella chirurgia cesarea grazie all’introduzione di tecniche chirurgiche più avanzate e alla scoperta dell’anestesia. La mortalità materna iniziò a diminuire con l’introduzione dell’asepsi e degli antibiotici nel XX secolo. Negli anni ’40 e ’50, la trasfusione di sangue e i miglioramenti nella gestione delle complicanze permisero un ulteriore abbassamento della mortalità.
Oggi, il taglio cesareo è una delle procedure chirurgiche più comuni al mondo e viene eseguito sia per emergenze ostetriche sia per scelta elettiva, con tassi di successo e sicurezza molto elevati.