Avevano tenuto riservate le informazioni su uno scavo di grande importanza, avvenuto nel 2015. Ora il British museum presenta l’importante scoperta: il corredo di una tomba di tre bambini, sepolti insieme 5000 anni fa, mano nella mano, a Burton Agnes, un villaggio dello Yorkshire.
I piccoli, di pochi anni d’età, vennero inumati – siamo ai tempi della realizzazione dei primi interventi del tempio megalitico di Stonehenge – con un corredo composto da un tamburo scolpito in un blocco di pietra calcarea, da una pallina realizzata con lo stesso materiale e da una bacchetta o spillone di osso. Probabilmente i piccoli furono deposti nella tomba con rappresentazioni simboliche dei giochi, che potevano avere anche funzioni di talismano, oltre a costituire elementi di prolungamento delle linee della vita quotidiana nel regno della morte.
Secondo il British Museum – che esporrà il corredo a partire dal prossimo 17 febbraio – si tratta della scoperta più importante avvenuta nel Regno Unito, nell’ultimo secolo, per quanto riguarda la preistoria.
Lo stile degli oggetti e delle decorazioni evoca in particolare i reperti di Stonehenge – località che dista 384 chilometri dal luogo in cui è stata trovata la tomba – in quanto appartenente a una cultura che fu caratterizzata dalla stesso mondo di sentire e rappresentare il mondo. Una sfera e aghi-bastoncini in osso simili a quelli recuperati dalla tomba di Burton Agnes erano stati trovati attorno al sito di Stonehenge.
La collezione del museo britannico comprende anche altri tre tamburi simili, che emersero nel 1889, sempre dalla sepoltura di un bambino, in una località a 24 chilometri dal luogo dell’ultima scoperta. Questi tre reperti, noti come Folkton Drums, sono tra “gli oggetti antichi più famosi ed enigmatici mai trovati negli scavi in Gran Bretagna”.
Pare evidente il fatto che esista una correlazione tra questi oggetti e le sepolture infantili. Ma secondo alcuni archeologi la bacchetta potrebbe essere un grosso ago da lana e il tamburo una sorta di contenitore utilizzato per riporre il necessaire femminile. In questo caso – con una possibile sovrapposizione simbolica e interazione delle funzioni – si potrebbe pensare che il deposito funebre costituisca, il punto di raccordo tra gli utensili della mamma e i giochi dei piccoli.
Il tamburo di calcare che sarà esposto dalla prossima settimana, era stato deposto in un punto sovrastante la testa di uno tre bambini, il più grande, che proteggeva – “in una scena commovente”, come hanno detto gli archeologi – gli altri due più piccoli che si davano la mano. Accanto al tamburo e sotto la testa di uno dei bambini più piccoli sono stati trovati anche a palla di gesso e la bacchetta o spillone d’osso lucidato. L’esame al radiocarbonio dei resti infantili ha permesso di datare la sepoltura agli anni compresi tra il 3005 a.C. e il 2890 a.C.
I bambini potrebbero essere tre fratelli, ma non si dispongono ancora notizie relative a possibili indagini sul dna.