Trovata ora non lontano da un’abbazia medievale abbandonata. Ma l’oggetto è romano. Segnalazione alle autorità

Il reperto misura 52,1 mm di lunghezza, 15,1 mm di larghezza sulla testa e 9,7 mm di spessore sul colletto sagomato. Pesa 11,9 grammi.


Una fibula romana del I-II secolo è stata trovata da un appassionato di ricerche con metal detector a Croxden nella contea dello Staffordshire, un villaggio di campagna con poco più di 200 abitanti, in cui permangono i resti imponenti di un’abbazia gotica cistercense. Luogo ricco di acqua e di pascoli, il paese si rivelò per la produzione di lana. E’ probabile che anche ai tempi dei romani quest’area avesse questa vocazione. Numerosi sono stati, nei decenni, i ritrovamenti di monete e ceramiche romane, all’interno del territorio comunale.

L’Abbazia di Croxden fu fondata nel 1176 dai Cistercensi , ma ora in rovina. È di proprietà privata ed è affidato alla cura dell’English Heritage . Il maniero era precedentemente di proprietà del conte di Macclesfield .

La spilla scoperta nelle ore scorse è del modello a tromba. E’ in bronzo ed è databile a un periodo compreso il 75-175 d.C.

Alla spilla mancano il fermaglio e il perno. La spilla ha una forma a “L” rovesciata di profilo e l’arco si assottiglia da una testa ovale a un nodo circolare del piede. Sul retro della testa ci sono i resti di un’aletta forata che avrebbe tenuto in posizione la molla.
Il termine “fibula a tromba” si riferisce probabilmente ad un tipo specifico di fibula romana, o spilla, caratterizzata dalla sua forma a tromba. Queste fibule erano comuni in epoca romana, in particolare durante il I e ​​il II secolo d.C.. Erano usate come elementi di fissaggio decorativo per indumenti, compreso l’abbigliamento militare, quando servivano per fissare tuniche e mantelli. Tipicamente realizzate con materiali come bronzo o argento.
La spilla misura 52,1 mm di lunghezza, 15,1 mm di larghezza sulla testa e 9,7 mm di spessore sul colletto sagomato. Pesa 11,9 grammi.

La fibula viene definita “tromba”, anche se, quando era ancora dotata dello spillone, somiglia molto in realtà a un altro strumento musicale: l’arpa.

L’oggetto, consegnato all’autorità, è stato trattenuto per la registrazione. Poi restituito rapidamente al cercatore. L’oggetto è infatti, 50 per cento, di sua proprietà. Mentre per l’altro 50 per cento è del padrone del campo in cui è avvenuto il ritrovamento. E’ probabile che lo Stato o un ente pubblico non faccia offerte per acquistare il reperto.

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz