Un disegno Matisse disperso dal 1948 trovato arrotolato sopra un armadio. Era in una casa ereditata

La modella di Matisse sarebbe Hélène Galitzine in Mercier, figlia del principe Lev Golitsyn ed Helena Gagarin, che era una delle modelle preferite di Matisse insieme a Lydia Delectorskaya, negli anni '30. La ricostruzione dei passaggi di proprietà, compiuta dalla casa d'aste, indicherebbe il dono dell'opera, da parte di Matisse, a una donna di Nizza - oggi sconosciuta -, che l'avrebbe poi donato a suor Suzanne Mazare del convento dei Minimi, situato a Mane, un luogo non distante dalla cittadina in cui il disegno è stato trovato
Henri Matisse (1869-1954), Portrait d’Hélène Mercier, née Princesse Galitzine, assise, 1938, disegno al carboncino con sfumino, firmato e datato 22/10/38, in basso a sinistra. © Succession H. Matisse

Un disegno di ampie dimensioni (65,5×50,5 cm) realizzato da Matisse nel 1938, pubblicato su una rivista francese nel 1939 ed esposto nel 1948, – del quale non si conosceva più la collocazione – è stato trovato arrotolato su un armadio da una donna di Manosque, cittadina della Provenza. Da quanto è stato possibile sapere, la signora francese aveva ereditato una casa e il suo contenuto. La donna, durante lavori di riordino, aveva aperto un rotolo di carta che era stato collocato – non si sa esattamente quando – su un armadio. Si era poi recata da una casa d’aste mostrandolo al commissario Jennifer Primpied-Rolland, che aveva poi coinvolto il perito d’arte Agnès Sevestre-Barbé, che ha confermato e documentato l’autografia. Ad Aix Luberon Encheres di Manosque l’opera sarà battuta con un prezzo di partenza tra i 300.000 e i 400.000 euro.

Chi è la donna raffigurata?

A sinistra: la principessa russa. A destra, il volto della modella nel disegno a carboncino firmato Matisse

La modella di Matisse sarebbe Hélène Galitzine in Mercier, figlia del principe Lev Golitsyn ed Helena Gagarin, che era una delle modelle preferite di Matisse insieme a Lydia Delectorskaya, negli anni ’30. Le due giovani donne posarono, in particolare nelle vesti di odalische, come nella Femme nue drapée (1936), Abito rosso e tulipani viola (1937) o ne La collana d’ambra (1938). Hélène Galitzine – che era nata in Russia nel 1912 e che sarebbe morta in Svizzera nel 1966 – quando fu ritratta nel disegno, aveva 26 anni. Era una giovane donna particolarmente elegante nelle movenze, con un volto allungato, fronte spaziosa e occhi scuri e grandi, particolarmente espressivi.

Secondo Agnès Sevestre-Barbé, il disegno ritrovato a Manosque potrebbe essere il primo della serie di lavori preparatori svolti da Matisse per dipingere il quadro commissionato del miliardario Rockefeller, che nel 1938 volle perfezionare l’arredo dei due piani aggiuntivi del suo attico di Manhattan, la cui ristrutturazione era iniziata quattro anni prima. Nell’ottobre del 1938, da poco installato nel suo nuovo appartamento e studio all’Hotel Regina di Nizza, Matisse intraprese i suoi studi preliminari, che erano accuratissimi e molto lenti.
La composizione finale del quadro – a cui il ritratto della principessa russa si riferirebbe – comprende quattro figure femminili, due riferibili alla modella Lydia Delectorskaya, le altre due a Hélène Galitzine. Le due modelle matissiane avevano anche posato per un altro dipinto in cui furono raffigurate insieme, The Winter Garden, prodotto all’inizio dello stesso anno. Inizialmente il quadro preparato per Rockefeller era conosciuto con il titolo La Poésie, successivamente l’opera fu ridenominata come Le Chant, in riferimento alla figura in basso a sinistra, che sembra canticchiare una melodia.
Il disegno – secondo quanto specificano gli studiosi autori della perizia – fu pubblicato da Les Cahiers d’art nel 1939, insieme a un altro ritratto di Hélène Galitzine-Mercier, realizzato il giorno prima del disegno a cui ci riferiamo. Il lavoro venne anche esposto nel 1948 al Philadelphia Museum of Art. La ricostruzione dei passaggi di proprietà, compiuta dalla casa d’aste, indicherebbe il dono dell’opera, da parte di Matisse, a una donna – oggi sconosciuta – di Nizza, che l’avrebbe poi donato a suor Suzanne Mazare del convento dei Minimi, situato a Mane, un luogo non distante dalla cittadina in cui il disegno è stato trovato.

https://stilearte.it/var/www/vhosts/stilearte.ithttpdocs/matisse-e-la-modella-un-flirt-platonico-lei-si-fa-suora-lui-le-realizza-una-cappella/

 

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Maurizio Bernardelli Curuz
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