Una bottiglia con messaggio trovata ora in una grande sepoltura dalla forma di nave. Cosa dice il biglietto? Chi lo scrisse? E perché allega monete?

Un affascinante ritrovamento ha recentemente riportato alla luce un pezzo di storia nascosto, un messaggio in una bottiglia lasciato dall’archeologo norvegese Anders Lorange durante gli scavi del 1874. Il messaggio, scoperto nella sepoltura a forma di nave vichinga presso la fattoria Myklebust a Nordfjordeid, nella Norvegia occidentale, offre uno spaccato tanto della vita vichinga quanto delle pratiche archeologiche ottocentesche. Nelle settimane scorse un episodio analogo è avvenuto in Francia. In una boccetta di vetro, gli archeologi hanno trovato un messaggio inviato ai posteri da un archeologi che aveva scavato in quel punto. Affascinanti capsule del tempo.


La sepoltura di Myklebust e il re Audbjörn Frøybjørnsson

La fattoria Myklebust ospitava nel IX secolo la tenuta del re vichingo Audbjörn Frøybjørnsson di Firda, una figura storica legata agli scontri per l’unificazione della Norvegia sotto Harald Bellachioma. Audbjörn morì nel 870 in battaglia e fu riportato a Myklebust per essere sepolto con un rituale funerario vichingo che prevedeva la cremazione all’interno di una nave.

La sepoltura, coperta da un grande tumulo conosciuto come Rundehogjen, presenta caratteristiche uniche: la nave, lunga circa 30 metri, è la più grande mai trovata in una sepoltura vichinga. Il rituale di cremazione ha distrutto gran parte della struttura, ma resti come 7.000 rivetti, 44 borchie di scudo e un grande cumulo di cenere testimoniano la sua imponenza. È anche l’unico esempio conosciuto di sepoltura vichinga a cremazione su nave in Scandinavia.


Gli scavi di Anders Lorange del 1874

Nel 1874, il Bergen Museum incaricò Anders Lorange, uno dei primi archeologi professionisti norvegesi, di scavare il tumulo. Lorange trovò:

  • Resti umani: scheletro di un uomo adulto (25-35 anni) con una ferita da arma da taglio alla spalla.
  • Beni funerari: armi (due spade, un’ascia, molte frecce), borchie di scudo e un vaso di bronzo proveniente da un monastero irlandese, utilizzato come urna cineraria.

Prima di ricoprire il tumulo, Lorange inserì una bottiglia di vetro verde contenente un biglietto con la descrizione dello scavo, il suo biglietto da visita e cinque monete. Il biglietto recitava:

“Questo tumulo è stato scavato Anno Domini 1874. Di Anders Lorange, Antiqvarius Norvegiæ. Il tumulo è costruito su Uomini caduti. Furono bruciati nella loro nave con le loro armi e decorazioni. Di borchie di scudo ce n’erano 26 – di spade 2 – un’ascia e molte frecce – oltre a molte altre vecchie seghe. Il reperto è stato consegnato al Bergens Museum.”

Nonostante l’accuratezza generale, Lorange omise di menzionare alcuni elementi significativi, come le 44 borchie di scudo e l’urna cineraria. Il responsabile del progetto attuale, Morten Ramstad, attribuisce queste lacune al fatto che gran parte del lavoro fu svolto da braccianti agricoli sotto la sua supervisione.


Un messaggio d’amore in rune

Alla fine della lettera, Lorange lasciò anche un messaggio scritto in rune che, una volta decifrato dagli esperti moderni, si rivelò essere una dedica personale: “Emma Gade la mia ragazza”. Questo dettaglio romantico testimonia il lato umano e sentimentale dell’archeologo, che in seguito sposò Emma Gade. Curiosamente, Lorange aveva già lasciato un altro messaggio d’amore in una bottiglia scoperta nel 1939 durante gli scavi del tumulo di Raknehaugen, dedicato però a un’altra donna, Ingeborg Heftye.


Le indagini moderne: nuove scoperte

Oggi, grazie alle tecnologie avanzate, gli archeologi dell’Università di Bergen stanno riesaminando il tumulo come parte di un progetto per documentare le tombe a forma di nave. Le indagini hanno rivelato:

  1. Conservazione del tumulo: migliore di quanto ipotizzato in precedenza.
  2. Tracce di insediamenti: evidenze del primo popolamento vichingo sotto il tumulo.
  3. Conferma delle dimensioni della nave: le analisi confermano che la nave di Myklebust era significativamente più grande delle celebri navi di Oseberg e Gokstad.

Il progetto intende proporre la sepoltura per l’inclusione nell’elenco dei siti patrimonio dell’umanità in Norvegia.


Il lascito di Lorange

La bottiglia, il biglietto e le monete di Lorange sono ora conservate nel Museo dell’Università di Bergen e saranno esposte in occasione della mostra del bicentenario dell’Università. Questo ritrovamento non solo illumina aspetti del passato vichingo, ma offre anche uno sguardo sui metodi, le emozioni e le dediche personali di uno dei primi archeologi norvegesi.

Come sottolinea Ramstad, “Le indagini a Myklebusthaugen non solo ci offrono una finestra su un importante ambiente culturale vichingo, ma ci ricordano che dietro ogni scoperta archeologica c’è un essere umano con le sue passioni, i suoi errori e la sua storia personale.”

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa