E’ stato davvero difficile capire, all’inizio, cosa facessero i resti di un corpo femminile su una struttura ampia, anomala. Gli scavi sono proseguiti e gli archeologi sono riusciti a sciogliere il mistero. La donna era stata caricata su un carro con il quale potesse affrontare le distese di erbe e di ombre, da qui alle più estese pianure del compimento dell’Essere, dove si corre senza il pesò di sé. Non lontano da lì, un’altra sepoltura con la triscele.
Il sito di sepoltura vichingo è situato ad Åsum, a est di Odense, in Danimarca. Questa località, che si estende su circa 2.000 m², ha rivelato un’importante area funeraria che risale all’VIII e IX secolo, un periodo cruciale per la storia vichinga. Il villaggio di Åsum è posizionato strategicamente, a soli cinque chilometri da quello che sarebbe diventato il centro urbano di Odense, noto come Vi di Odino, un punto di riferimento nella nascita delle prime città danesi.
Chi sono i Vichinghi
I Vichinghi, noti per le loro straordinarie capacità di navigazione e commercio, erano popolazioni scandinave attive tra l’VIII e l’XI secolo. Questi esploratori e guerrieri si sono distinti non solo per le loro incursioni, ma anche per il loro impegno nel commercio e nei contatti culturali con altri popoli, estendendo i loro legami fino a terre lontane come l’Inghilterra, la Francia e persino l’Asia. La loro cultura era caratterizzata da una ricca tradizione di arte, mitologia e pratiche funerarie elaborate.
La Scoperta di Åsum
Negli ultimi sei mesi, gli archeologi del Museo Odense hanno condotto scavi che hanno portato alla luce oltre 50 scheletri ben conservati. Questi ritrovamenti offrono un’opportunità unica per esplorare la vita quotidiana dei Vichinghi che abitavano questa regione durante un periodo di significativa evoluzione sociale e culturale. Gli scheletri, accompagnati da oggetti che testimoniano scambi commerciali con terre lontane, offrono indizi preziosi su diete, salute e relazioni familiari.
L’Importanza archeologica del sito
L’area di Åsum è di particolare rilevanza archeologica per diversi motivi. Gli scavi hanno rivelato un cimitero vichingo tra i più grandi e meglio conservati trovati a Fionia. La varietà delle sepolture—comprendenti sia inumazioni che cremazioni—testimonia una pluralità di pratiche funerarie, suggerendo che la comunità locale avesse tradizioni consolidate e variabili. Questo aspetto è cruciale per comprendere le dinamiche sociali e culturali di un periodo in cui i Vichinghi stavano trasformando le loro società, spostandosi da semplici tribù a entità politiche più complesse.
Michael Borre Lundø, archeologo e ispettore del Museo Odense, ha evidenziato la peculiarità di trovare un così elevato numero di scheletri ben conservati. Questi reperti consentiranno di condurre analisi scientifiche approfondite, come quelle sullo stato di salute e sulle abitudini alimentari dei defunti. Gli scienziati sperano di rivelare informazioni sulla loro origine e sulla loro rete familiare, esaminando il DNA antico (aDNA) dei resti. Questo tipo di analisi non è stato effettuato in modo sistematico su tombe simili prima d’ora, il che rende la scoperta di Åsum un punto di riferimento nell’archeologia vichinga.
La sepoltura con carro
Una delle tombe più straordinarie rinvenute ad Åsum è quella di una donna sepolta in un carro-fading, ovvero la parte superiore di un carro vichingo utilizzata come bara. Questo particolare tipo di sepoltura indica un alto status sociale. All’interno della tomba, sono stati trovati oggetti preziosi, tra cui una collana di perle di vetro, una chiave di ferro, un coltello con il manico avvolto in filo d’argento e un amuleto di vetro. Questi doni non solo riflettono la posizione della defunta nella società, ma suggeriscono anche pratiche funerarie elaborate e credenze spirituali significative.
Michael Borre Lundø ha sottolineato l’importanza di questo ritrovamento, affermando che la donna portava con sé i suoi abiti più belli e oggetti significativi per il suo viaggio nell’aldilà. In un’altra tomba, si trovava un defunto accompagnato da una fibbia trilobata in bronzo, una perla di vetro rosso e un coltello di ferro, indicando una forte connessione con le reti commerciali internazionali dell’epoca.
L’analisi di questi oggetti non solo illumina il significato personale che rivestivano per i defunti, ma offre anche un’idea del commercio e delle interazioni culturali. Per esempio, il cristallo di rocca trovato in una delle tombe non è presente in natura in Danimarca, ma è probabile che provenga dalla Norvegia, suggerendo che i Vichinghi sepolti erano attivi in reti commerciali che si estendevano oltre i confini locali.
Il significato della triscele
Uno degli oggetti più affascinanti trovati nel sito è la triscele (ecco il reperto, recto e verso) , un antico simbolo che rappresenta movimento e progresso. Il triskell, noto anche come triscele, è un simbolo antico che ha assunto significati diversi nelle tradizioni celtiche e nordiche. La sua forma caratteristica, costituita da tre spirali o bracci che si sviluppano da un punto centrale, rappresenta una varietà di concetti e filosofie, che spaziano dalla cosmologia alla spiritualità. Il 3 dava potere e la triscele era l’ordinatore di un universo basato, tutto, su questo numero. Il simbolo ricordava quindi tutto quanto fosse tripartito ed invitava a considerare tutti i significati che si erano stratificati sul 3, oltre che a considerarlo come motore dell’universo. Ecco alcuni dei significati principali associati al triskell nelle mitologie nordiche e celtiche.
Tre Cerchi dell’Essere
Il triskell può rappresentare i Tre Cerchi dell’essere o della manifestazione:
- Ceugant: Il Mondo dell’Assoluto, l’idea di un’unità primordiale.
- Gwynwydd: Il Mondo Spirituale dell’Aldilà, che simboleggia la connessione con il divino.
- Abred: Il Mondo Umano o della Prova, che riguarda l’esperienza terrena e le sfide della vita.
Questi cerchi possono essere visti come una rappresentazione del ciclo della vita, dell’esistenza e della morte.
Aspetti del mondo materiale
Nell’ambito di Abred, il triskell è associato ai tre aspetti del mondo materiale:
- Terra (rappresentata dal cinghiale)
- Acqua (rappresentata dal salmone)
- Cielo (rappresentato dal drago)
Questi elementi si riuniscono nel quarto elemento, il Fuoco, simboleggiato dal cerchio che, in alcuni casi, racchiude il triskell. Questo significato evidenzia l’armonia e l’interconnessione tra i vari elementi della natura.
Triplice manifestazione del Dio Unico
Il triskell rappresenta anche la Triplice Manifestazione del Dio Unico attraverso le tre energie fondamentali:
- Forza
- Saggezza
- Amore
Queste energie si riflettono nelle tre classi della società celtica: Guerrieri, Druidi e Produttori (lavoratori). Ciò indica l’importanza di ogni classe e il loro contributo all’equilibrio della società.
Passato, presente e futuro
Il simbolo incarna anche il concetto del Passato, Presente e Futuro, riuniti al centro in un ciclo eterno. Questo significa che tutte le esperienze temporali coesistono in un’unica realtà, un’idea che si riflette nella festa celtica di Samhain, dove gli uomini potevano incontrare sia i loro antenati defunti che i discendenti futuri.
Fasi solari e manifestazioni umane
Il triskell simboleggia le tre fasi solari della giornata: alba, mezzogiorno e tramonto. Allo stesso modo, rappresenta anche la triplice manifestazione dell’uomo, che comprende il corpo, le emozioni/pensieri e lo spirito. Questo simboleggia la complessità dell’esistenza umana e le sue molteplici dimensioni.
Simbologia della Dea Brigit
Un altro aspetto importante è la triplice specializzazione della dea Brigit, considerata custode del Fuoco Sacro e protettrice di poeti, fabbri e guaritori. Questo legame con il fuoco evidenzia il potere trasformativo della dea e la sua connessione con le forze creative della natura.
La Trinità e i simboli cristiani
Il triskell è stato anche utilizzato come simbolo per spiegare il concetto di Trinità ai celti irlandesi, con il santo cristiano Patrizio che lo trasformò in un trifoglio, rendendolo un simbolo di fertilità e abbondanza.
Simboli della battaglia e rotazione
Il triskell rappresenta anche la trinità femminile della battaglia: Morrigan, Macha e Boadb, e quella maschile: Ogma, Lugh e Dagda. La rotazione apparente del simbolo conferisce significati diversi: se le spirali si avvolgono da destra verso sinistra, simboleggiano la “manifestazione”; se si sviluppano da sinistra verso destra, indicano la discesa negli inferi.
Interpretazioni destrorse e sinistrorse
Nel contesto dei popoli celtici, il triskell destrorso (spirali che si avvolgono a sinistra) è visto come un simbolo positivo, collegato al movimento del sole e associato al dio irlandese Dagda, simboleggiando vitalità e crescita. Al contrario, la versione sinistrorsa (spirali che si avvolgono a destra) è interpretata come un talismano contro il malocchio e la stregoneria, con un carattere di “chiusura” rispetto all'”apertura” della sua controparte destrorsa.