Una fornace romana integra portata alla luce in provincia di Rimini durante scavi per metanodotto

L’indagine archeologica è collegata con l’intervento denominato “Rifacimento Metanodotto Rimini-San Sepolcro” realizzato da SNAM Rete Gas S.p.A., che proprio in relazione al settore posto in loc. Sant'Antimo, ha portato al rinvenimento di un interessante sito archeologico con evidenze che coprono un arco cronologico che va da epoca pre-protostorica a epoca moderna. Il rinvenimento ha determinato la necessità di realizzare un ampliamento per poter meglio indagare ed inquadrare l’area e di portare in luce una fornace di epoca romana perfettamente conservata

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, in collaborazione con SNAM Rete Gas S.p.A., con il Comune di Sant’Agata Feltria e grazie agli archeologi incaricati di seguire le attività in progetto, hanno presentato, nelle scorse ore, lo scavo archeologico in corso lungo la Strada Provinciale 76, in loc. Sant’Antimo, nel Comune di Sant’Agata Feltria, che ha permesso la scoperta di una fornace romana.
Sant’Agata Feltria è un comune di 1 979 abitanti della provincia di Rimini in Emilia-Romagna, situato a sud-ovest del capoluogo.

L’indagine archeologica è collegata con l’intervento denominato “Rifacimento Metanodotto Rimini-San Sepolcro” realizzato da SNAM Rete Gas S.p.A., che proprio in relazione al settore posto in loc. Sant’Antimo, ha portato al rinvenimento di un interessante sito archeologico con evidenze che coprono un arco cronologico che va da epoca pre-protostorica a epoca moderna. Il rinvenimento ha determinato la necessità di realizzare un ampliamento per poter meglio indagare ed inquadrare l’area e di portare in luce una fornace di epoca romana perfettamente conservata.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia