Una passeggiata nella frescura dei campi e dei boschi verdissimi dell’Inghilterra ha portato fortuna ad un uomo che abita nella zona. Nel terreno ha infatti trovato, in queste ore, il frammento del manico di bronzo – che termina con un volto leonino – di un contenitore romano di un’epoca compresa tra il 43 e il 200 d.C. L’uomo ha segnalato regolarmente l’oggetto. La lunghezza del lacerto del manico è di 80,65 mm. La larghezza al colletto è di 22,41 mm; l’altezza è di 23,26 mm. Il reperto pesa 107,21 grammi.
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Il ritrovamento è avvenuto a Streat, un villaggio e parrocchia nel distretto di Lewes nell’East Sussex. Esistono nella zona – ancora sepolti – resti di un edificio di culto o l’oggetto si riferiva ad una mansio, cioè una stazione di servizio, sulla strada romana?
Per molti secoli ci si dimenticò che il ridente villaggio di Streat doveva il suo nome alla presenza di una strada romana che tagliava il territorio (i toponimi anglosassoni contenenti “Street”, “Streat” o “Stret”, indicano solitamente una strada romana) . Questa strada fu scoperta meno di un secolo fa e ora è conosciuta come Sussex Greensand Way. Nella zona c’è anche una seconda strada romana o celtica romanizzata nord-sud conosciuta come Middleton Track. La presenza di due strade romane e il ritrovamento di queste ore lascia intendere che forse all’intersezione delle antiche vie c’era un piccolo insediamento o comunque una edificio a servizio dei viandanti. I romani, quando realizzavano le strade, prevedevano una capillare rete per la manutenzione delle strade stesse e per la sorveglianza che spesso erano garantite da titolari di locande autorizzate che potevano dar vitto e alloggio ai passanti. Alcuni di questi alberghi fornivano anche servizio postale e di cambio dei cavalli.