Ti è mai capitato di provare vertigini o palpitazioni davanti a un’opera d’arte straordinariamente bella? Oppure durante un viaggio, arrivati in una bella città?
Hai mai sentito un senso di disorientamento o confusione in un museo o una chiesa storica?
Se sì, potresti essere soggetto alla Sindrome di Stendhal. Questo fenomeno psicosomatico, seppur raro, può manifestarsi con sintomi fisici e psicologici intensi quando si è esposti a opere d’arte di grande bellezza e significato.
Il disturbo potrebbe manifestarsi anche come conseguenza del viaggio, all’arrivo in un posto che ci appare bello e, per certi aspetti, sconosciuto. Il panico – con quella paura di sentirsi male e di svenire, davanti a tutti – può iniziare lievemente fuori dal museo e aumentare con l’aumento delle nostre emozioni. Chi soffre di attacchi di panico, sa bene che un’emozione – positiva o negativa che sia – aumenta il malessere.
Quanto il caldo. O l’attesa in “coda” per i biglietti. O l’aria pesante in una chiesa o in un sotterraneo.
E’ assai probabile che la Sindrome di Stendhal sia una variante particolare dell’attacco di panico.
Se quindi soffri di questi disturbi, consulta il tuo medico, prima di partire per un viaggio di cultura, così che possa ordinarti qualche farmaco appropriato.
L’origine del nome
La Sindrome di Stendhal prende il nome dal celebre scrittore francese del XIX secolo, Stendhal, pseudonimo di Marie-Henri Beyle. Durante un viaggio a Firenze nel 1817, Stendhal descrisse un’esperienza travolgente nella Basilica di Santa Croce, dove si sentì sopraffatto dalla bellezza delle opere d’arte. Egli raccontò di aver provato vertigini, battito cardiaco accelerato e una sensazione di estasi. Questa esperienza, descritta nel suo libro “Roma, Napoli e Firenze”, ha dato il nome a questo particolare disturbo.
Potresti essere soggetto alla Sindrome di Stendhal?
Se hai mai provato uno o più dei seguenti sintomi mentre ammiravi un’opera d’arte, potresti aver sperimentato la Sindrome di Stendhal:
- Vertigini e senso di svenimento: Una sensazione di testa leggera o di imminente svenimento.
- Palpitazioni e aumento della frequenza cardiaca: Un battito cardiaco accelerato o irregolare.
- Sudorazione profusa: Sudorazione eccessiva senza apparente motivo fisico.
- Disorientamento e confusione: Difficoltà a orientarsi o a capire dove ci si trova.
- Allucinazioni visive o uditive: Vedere o sentire cose che non sono presenti.
- Ansia e attacchi di panico: Sentimenti intensi di ansia o panico.
Questi sintomi sono spesso innescati da un’esposizione improvvisa e intensa a opere d’arte di grande bellezza, come dipinti, sculture o architettura, specialmente in contesti ricchi di storia e cultura.
Riconoscere i sintomi
Se ti riconosci in queste descrizioni, potrebbe essere utile conoscere meglio la Sindrome di Stendhal. Dal punto di vista psicologico, questa sindrome può essere interpretata come una reazione estrema alla bellezza artistica, che attiva profondi processi emotivi e psichici. Alcuni esperti suggeriscono che persone particolarmente sensibili o predisposte emotivamente siano più suscettibili a questo tipo di reazioni.
Casi e studi recenti
La Sindrome di Stendhal è stata formalmente identificata dalla psichiatra italiana Graziella Magherini nel 1979. Dopo aver osservato casi simili tra i turisti a Firenze, ha descritto la sindrome in dettaglio nel suo studio “La sindrome di Stendhal” del 1989, documentando 106 casi di reazioni estreme all’arte.
Dopo questa identificazione, sono stati documentati numerosi altri casi, soprattutto in città d’arte come Firenze, Roma e Venezia. Questi studi hanno evidenziato come il fenomeno non sia limitato a un solo tipo di arte o cultura, ma possa colpire persone di varie nazionalità e background.
Stile arte aveva affrontato questo argomento. Scopri qui di seguito l’articolo storico: