Tagli le piante e… trovi un castello. Riemerge così il trecentesco castello della Luppa a Chioggia. La sua storia, l’odio per i genovesi

Il Forte San Felice, il cui nucleo originario risale al 1385, anno della posa della prima pietra del Castello della Luppa - quello che è stato liberato ora dalla vegetazione che ne impediva la lettura -  venne costruito in posizione strategica sull'isolotto naturale all'ingresso della laguna dopo la Guerra di Chioggia che aveva visto la Repubblica di Venezia attaccata da quella di Genova

 

 

“Grazie alla ripresa dei cantieri al Forte San Felice, a Chioggia – affermano i membri del Comitato Forte San Felice – il Castello medievale è stato ripulito dalla vegetazione che rendeva quasi impossibile vederne la conformazione. Il raffronto delle due foto delle pareti sud del Castello è davvero significativo: ora si vede bene lo sporgere della struttura di una delle due torrette del Castello originario (l’altra sporge ad est), come pure i fori delle travature di un edificio a più piani aggiuntovi successivamente e di cui rimane solo un muretto esterno pericolante. La rimozione della vegetazione è un lavoro delicato e non ancora finito: nell’ approvare il progetto per la messa in sicurezza della porzione pericolante del Castello la Soprintendenza ha raccomandato che sia posta particolare attenzione alle strutture murarie che in alcuni casi sono profondamente connesse agli apparati radicali la cui rimozione forzata potrebbe provocare il loro collasso. Questo è evidente proprio sul bordo superiore della torretta”.

Il Forte San Felice, il cui nucleo originario risale al 1385, anno della posa della prima pietra del Castello della Luppa – quello che è stato liberato ora dalla vegetazione che ne impediva la lettura –  venne costruito in posizione strategica sull’isolotto naturale all’ingresso della laguna dopo la Guerra di Chioggia che aveva visto la Repubblica di Venezia attaccata da quella di Genova. Grazie a successive riedificazioni fino alla caduta della Repubblica (1797), si giunse all’attuale struttura del forte che, vista dall’alto, assomiglia a una stella a cinque punte sul modello del Castello di Famagosta a Cipro e di altre fortificazioni veneziane. Questa struttura permette un controllo a 360° sia sulla laguna che sul mare e si è dimostrata anche un valido ostacolo alle mareggiate che continuavano a erodere l’isola. Il luogo è interessante sia dal punto di vista architettonico – con il portale in pietra d’Istria progettato da Andrea Tirali all’inizio del Settecento e i resti delle fortificazioni militari – sia dal punto di vista naturalistico.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz