Forme strane sul terreno. Scoperto un villaggio medievale fantasma. Fu divorato dalla Nera Signora?

MONACODal Sacro romano impero – 10 agosto 2024.

I lavori di costruzione dell’Ufficio Federale per la Protezione dalle Radiazioni (BfS) hanno portato a una scoperta straordinaria nel circondario di Monaco, in Germania: un villaggio medievale perduto.

All’improvviso scese una “tenda nera”

Gli scavi nel sito hanno portato alla luce tracce di diverse case medievali, forni, case con seminterrati, cantine scavate nel terreno, sepolture umane e una chiesa. Il tempio conserva, netto, il disegno perimetrale: l’abside, l’aula dei fedeli e, all’esterno, di lato, accanto al sagrato, diverse tombe ordinatamente disposte a file, nel terreno.

Le datazioni preliminari suggeriscono che il villaggio fosse abitato dal IX al XIII secolo d.C. prima di essere abbandonato all’inizio del XIV secolo.

Sebbene la causa dell’abbandono del villaggio rimanga un’ipotesi, essa coincide con l’arrivo della peste nera in alcune parti della Germania meridionale e dell’Austria. Gli archeologi stanno pianificando di studiare le sepolture per determinare se un’epidemia possa aver spazzato via un’intera generazione di abitanti.

Sul villaggio pare comunque aleggiare il ricordo inquieto di un evento drammatico come una pandemia caratterizzata da altissimi tassi di mortalità. La peste nera ebbe origine in Asia centrale settentrionale negli anni trenta del XIV secolo, per poi diffondersi in Europa a partire dal 1346, dando avvio alla cosiddetta seconda pandemia di peste.

La maggior parte degli studiosi ritiene che si trattasse di un’infezione provocata dal batterio Yersinia pestis, trasmesso solitamente dai ratti agli esseri umani tramite le pulci. Il batterio fu isolato nel 1894. Oggi questa malattia potrebbe essere curata senza problemi. Tuttavia, se non trattata, la malattia risulta letale dal 50% fino alla quasi totalità dei casi, a seconda della forma: bubbonica, setticemica o polmonare. Nel XIV secolo, non esisteva alcun trattamento efficace.

Perché nessuno volle tornare qui?

Perché nessuno volle poi andare ad abitare in quel luogo? Lo stigma della malattia e dell’ecatombe rendevano il villaggio sinistro? Quel che è certo è che, con il tempo, il centro abitato fu oggetto di spoliazione di materiali. Diventò una cava dalla quale recuperare pietre squadrate e mattoni. Ed è per questo che di quel luogo rimangono segni di edifici sul terreno e reperti a livello delle fondazioni.

Inoltre, i ricercatori analizzeranno campioni di terreno provenienti dagli strati corrispondenti al periodo dell’abbandono per esplorare se i fattori ambientali abbiano giocato un ruolo nella desertificazione del villaggio.

Secondo una dichiarazione stampa dell’Ufficio Statale Bavarese per la Conservazione dei Monumenti (BLfD), non vi erano precedenti indicazioni di un insediamento o di una chiesa abbandonati nell’area prima dell’inizio dei lavori di costruzione del BfS. Tuttavia, dopo aver studiato – contemporaneamente agli scavi – mappe storiche e fonti dell’epoca, gli studiosi ipotizzano che il villaggio fosse chiamato”Wagrain,”.

Il dott. Jochen Haberstroh del BLfD ha commentato: “La scoperta di questo insediamento ci aiuta a comprendere meglio la storia della regione durante la fondazione di Monaco.”

Una volta completati i lavori archeologici, verrà costruito – come dicevamo, un nuovo edificio per la filiale di Monaco dell’Ufficio Federale per la Protezione dalle Radiazioni (BfS) sul sito.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa