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URBAN LEGENDS
I giorni della street art
A cura di Stefano S. Antonelli
MACRO Testaccio – La Pelanda
piazza Orazio Giustiniani, 4 Roma
7 Giugno – 10 Agosto
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Lun-Gio 16.00 – 22.00
Ven-Dom 16.00 – 24.00
Con il patrocinio di
Roma Capitale, Mairie de Paris, Tandem, Ambassade de France en
Italie
In collaborazione con
Macro Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Atac spa
Sponsors:
Ceres, Smirnoff, Champagne Lamar
Partners: 999Contemporary, Hotel La Griffe, Roma, Castelvecchi
editore, LCR Hotels, Action Agency, Insideart
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[U]rban Legends è la mostra voluta da 999contemporary e organizzata dalla gallerista Francesca Mezzano che già si preannuncia come un evento di grande partecipazione di massa. Un progetto nato dalla collaborazione con l’associazione “Les Jours de France” presieduta da Jacqueline Zana Victor che ha avuto il prestigioso patrocinio istituzionale di Roma Capitale, Comune di Parigi, Ambasciata di Francia a Roma e il Tandem, il programma di scambi culturali Italia-Francia.
Scambio culturale, è questo il concetto chiave, è questo il propellente che ha mandato in orbita la street art, tutto in questo movimento culurale che sta conquistando il mondo è basato sullo scambio di culture e sulla partecipazione a questo scambio. E’ a questo che assisterete, questo abbiamo fermato per metterlo in mostra, il momento dello scambio. Come un HUB aeroportuale, la street art si fonda su una dinamica arrivo-scambio-partenza e il risultato di questa operazione autonoma e indipendente è visibile sulla pelle delle città di mezzo mondo, come tatuaggi, i grandi e piccoli dipinti murali stanno popolando gli angoli grigi e anonimi delle nostre città riempiendole di significati, segno dell’urgenza espressiva di almeno un paio di generazioni.
Urban Legends racconta la storia e l’opera di dodici artisti, sei italiani e sei francesi, dodici “star” internazionali per un percorso comparato tra i linguaggi della street art di nuova generazione. Molti tra loro sono già leggende, altri si preparano a diventarlo. Una mostra che porta l’esperienza ormai decennale dell’Arte Urbana Contemporanea a confrontarsi con il museo e riporta, dopo tanto tempo, un movimento che si esprime attraverso la grande pittura in un museo di arte contemporanea. Protagonisti di questo vero e proprio evento espositivo sono: C215, ALEXONE, PHILIPPE BEAUDELOCQUE, EPSILONPOINT, POPAY, SETH, ERON, MONEYLESS, LUCAMALEONTE, TELLAS, 108, ANDRECO. Oltre 2000 mq di esposizione tra “indoor” e “outdoor”, l’area esterna del complesso dell’ex mattatoio pronta per un “artist calling” che permetterà agli artisti più giovani di confrontarsi con i mostri sacri della street art e poi workshop, conferenze, musica e street food da giugno ad agosto. Ma si tratta di Street-Art e quindi la mostra non coprirà solo la sede museale ma ne fanno parte anche gli interventi nella metro Spagna e sul treno Roma-Lido realizzati per ora dal gruppo di artisti francesi a cui si aggiungeranno quelli dagli artisti italiani che completeranno il ciclo di lavori il 30 maggio.
La street art nasce nel 2000 e nasce in Inghilterra, il padre è Banksy che la rende popolare interpretandola con uno spirito in perfetto stile Robin Hood, nonostante questo sono i francesi a cogliere l’enorme potenzialità di questa pratica che colloca l’arte nello stesso spazio della pubblicità, lo spazio pubblico. Sono infatti proprio gli artisti francesi i primi a raggiungere successo e fama planetaria. C215, JR, Invader , Seth sono solo alcuni di questi. C’é una grande influenza pop nel loro lavoro unita ad una certa ironia e questo di certo favorisce l’accesso all’immaginario visivo collettivo. In Italia nel frattempo soprattutto le città del centro e del nord iniziano a reagire. Metabolizzata l’esperienza inglese e francese, i migliori talenti italiani iniziano un percorso di ricerca puramente artistica consapevole delle proprie radici e così la street art si fonde con l’incisione quattrocentesca, con le ricerche spazialiste del modernismo italiano, insomma con la grande tradizione intraprendendo una direzione diametralmente opposta a quella presa dai ragazzi di Parigi. All’esplosione di colori della scuola francese gli italiani rispondono con tavolozze sobrie dove spesso domina il bianco e nero, all’iconografia rispondono con l’astratto e le migliori espressioni artistiche nascono si nelle aree metropolitane ma maturano in provincia a contatto con la natura. In entrambe la scuole si sviluppano molti diversi linguaggi e tecniche a testimoniare che la street art è definita più dalla pratica che da una teoria unificata, movimento di pensiero o messaggio. Queste due scuole rappresentano la migliore qualità artistica con cui la street art ci sta raccontando un contemporaneo fuori dal sistema: l’altrocontemporaneo.
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NOTE DEL CURATORE
La street art è un movimento creativo che emerge dall’underground con tutte le sue contraddizioni. Nonostante queste, la street art é la zona dell’arte contemporanea che ha ripreso a dialogare con le persone di tutti i giorni e da almeno dieci anni la nuove generazioni ci stanno parlando attraverso questa pratica scendendo in strada per mostrare, sperimentare e condividere i loro linguaggi. Da oltre cinque anni il progetto 999 è impegnato nelle mediazione culturale necessaria a valorizzare le potenzialità artistiche e sociali di questo movimento. Oltre 30 grandi opere realizzate nella città di Roma, un intero quartiere, Ostiense, ribattezzato ”street art district” italiano. Ponti, sottopassi, interi centri nodali della città riqualificati e riconsegnati alla bellezza e vivibilità tutto finanziato solo ed esclusivamente da 999Contemporary. Dopo cinque anni, riteniamo che la più importante città d’arte al mondo sia pronta per diventare una capitale della street art attraverso un evento senza eguali. Questo progetto ha lo scopo di portare a Roma le più importanti personalità di questo sistema alternativo diventato nell’ultimo decennio il fenomeno culturale più partecipato del pianeta per coinvolgerle nella costruzione di un sistema di valori culturali concreti e, vi assicuro, ben visibili. Gli street artist sono ormai come le rockstar degli anni ’60, hanno schede di fans, firmano autografi e hanno saputo usare internet come nessun altro per diffondere il loro lavoro facendo della street art un immenso contenitore di creatività. Ma creatività e arte sono due cose distinte, il progetto 999 ha iniziato un percorso critico-metodologico per distinguere i creativi dai creatori. In questa mostra presenteremo dodici creatori che sono stati in grado di conquistare un pubblico immenso solo con la forza del loro lavoro e una connessione internet attraversando linguaggi, tecniche, immaginari e visioni accomunate dalla convinzione che esiste un solo imprescindibile luogo per l’arte: la strada.
Al Macro di Roma Street art in mostra
Le leggende della street art nella rassegna Urban legends. Fino al 10 agosto