Dirk Schuemer, Frankfurter Allgemeine Zeitung , 14.10.2013
“Mostrare [al Mart] non solo arte contemporanea ma anche un grande classico come
Antonello è stata un’idea geniale”
Rachel Spence, “Financial Times” 21.12.2014
“Bravo to the Mart”
Sabine Engel, “Die Welt Am Sonntag” 27.10.2013
“Un confronto tra arte antica e nuova è sempre positivo”
[C]ommenti entusiasti da parte della critica mondiale, curiosità ed emozione da parte del pubblico: negli ultimi mesi il Mart di Rovereto è stato letteralmente preso d’assalto da amanti dell’arte, studiosi, turisti e famiglie che hanno visitato le mostre “Antonello da Messina” e “L’altro ritratto.”
Per settimane, fino al 12 gennaio, si sono formate lunghissime code all’ingresso del Museo, a conferma dell’interesse per l’affascinante progetto espositivo.
In 88 giorni di apertura gli ingressi sono stati 96.007. Il Presidente del Mart Franco Bernabè esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti dalla mostra dedicata ad Antonello da Messina a cura di Ferdinando Bologna e Federico De Melis (con la collaborazione di Maria Calì e Simone Facchinetti) e dalla mostra L’altro ritratto a cura di Jean-Luc Nancy, allestite contemporaneamente in un progetto espositivo e museale voluto dal Direttore del Mart Cristiana Collu.
“Un progetto innovativo e ambizioso – dichiara Bernabè – che ha entusiasmato sia il pubblico, sia la critica. Un progetto che ha piena cittadinanza in un museo come il Mart perché lo sguardo che, nel ritratto, mette in relazione lo spettatore con l’opera definisce una condizione umana priva di riferimenti di tempo e di spazio. L’idea vincente non è stato il confronto tra un grande classico e l’arte contemporanea ma l’universalità dei sentimenti espressi nello sguardo.”
Il doppio progetto era stato presentato da Franco Bernabè e da Cristiana Collu alla presenza del Ministro Massimo Bray e del coordinatore del Comitato scientifico Salvatore Settis, lo scorso 8 luglio presso la sede della stampa Estera a Roma: “E’ una sfida solo apparente – aveva detto in quell’occasione Cristiana Collu – perché in realtà vi è un filo conduttore unico: il volto, un’icona misteriosa che rimane sempre irraggiungibile”.
Da un lato quindi Antonello da Messina, dall’altro l’esposizione “L’altro ritratto” che ha proposto uno sguardo sul contemporaneo dagli ultimi decenni del XX secolo ad oggi. I due percorsi hanno dialogato lasciando libertà di interpretazione al pubblico, che è stato però guidato da un’elaborazione critica di altissimo livello.