Circa 174 oggetti personali del gangster americano Al Capone, conservati della sua famiglia per decenni, sono stati venduti all’asta nelle ore scorse in California. La collezione – posta all’incanto dalle nipoti – spaziava da pistole antiche a gioielli con diamanti, filmati casalinghi vintage, mobili, oggetti d’arte e lettere mandate da Al, dal carcere ai familiari. Secondo Brian Witherell, co-fondatore di Witherell ed esperto di valutazione della popolare serie Antiques Roadshow della PBS, l’asta aveva un totale stimato tra i 381.000 e i 713.000 dollari. Ma sono stati ricavati ben 3 milioni e 100mila.
Capone (1899-1947) raggiunse la notorietà durante l’era del proibizionismo come co-fondatore e capo del Chicago Outfit, organizzazione dedita soprattutto al contrabbando di alcolici e ai prestiti a tassi usurari, che erano recuperati, poi, con violenza nel caso di ritardi o di tentativi di insolvenze. Il suo regno durò sette anni, come boss del crimine. Nessuno riusciva ad incastrarlo – forse aveva connivenze nello Stato, nella polizia e nella magistratura — E ciò pare oggi davvero difficile considerato il fatto che Capone era stato accusato di molti omicidi, tra cui il massacro di San Valentino, in cui sette uomini di gang rivali erano stati assassinati in pieno giorno a Chicago. Ma nessuno riusciva a dimostrare che il mandante di tutto era lui.
Al Capone imperversò fino a quando un altro italo americano, il poliziotto Joe Petrosino impostò le indagini per incastrare – di rimbalzo – il connazionale per evasione fiscale. Era l’unico punto nel quale lo sgusciante e intelligentissimo Al potesse essere bloccato. Ciò avvenne a Chicago nel 1931. Fu poi mandato in prigione ad Atlanta, e in seguito all’isola di Alcatraz al largo di San Francisco.
Le signore che hanno poste in vendita gli oggetti sono le tre figlie di Sonny, a sua volta figlio amatissimo di Al Capone.
Due di loro hanno vissuto tranquillamente nel nord della California, mentre una di loro, Diane Patricia Capone, 77 anni, si è occupata di fare ricerca per riabilitare la memoria del nonno e, nelle ore precedenti l’asta, è intervenuta all’asta per la firma del proprio libro “Al Capone: Stories My Grandmother Told Me”.
“Ciò che la gente non conosce è la sua storia personale come padre e nonno e il suo doloroso percorso di redenzione mentre era all’Alcatraz”, ha detto Diane Patricia Capone. “Questo è il Capone sconosciuto, di cui parlo nel mio libro, ed è la storia che prende vita con questi tesori di famiglia”. Poco più sotto trovate il video: la nipote e gli oggetti all’asta.